Il rigore allo Sporting Lisbona fa discutere e il Benfica attacca: “Succede sempre quando non vince”

Il Benfica ha attaccato duramente lo Sporting Lisbona e gli arbitri. La partita di coppa tra Santa Clara e i biancoverdi è finita tra mille polemiche. Un rigore assegnato dopo 12 minuti di recupero è al centro dell'attenzione. Grazie a questo gol, la partita è andata ai supplementari e poi vinta per 3-2 dai Leoes. Per il Benfica, quanto accaduto per lo Sporting Lisbona è "scandaloso".

Gli attacchi del Benfica e di Rui Costa allo Sporting Lisbona e agli arbitri

In Portogallo è da inizio stagione che critiche ad arbitri e attacchi reciproci tra le tre big si susseguono. L'ultimo turno di coppa ha riacceso ancora una volta i toni e il bersaglio, in questo caso, è lo Sporting Lisbona. Agli Ottavi di Finale, i biancoverdi hanno superato con enorme fatica il Santa Clara per 2-3 dopo i tempi supplementari. I padroni di casa, avanti 2-1 all'86esimo, si sono visti prima espellere un giocatore per una spinta e poi assegnare contro un rigore al 102esimo, dopo una revisione Var di circa 10 minuti.

Il fallo molto dubbio e la successiva vittoria dello Sporting hanno scatenato l'ira degli avversari, ma ancora di più del Benfica. Primo fra tutti, in ordine cronologico, è stato Rui Costa. Nel discorso rivolto ai tifosi alla festa di Natale del club ha esordito con: "Mi scuso per il ritardo, ma ero ad assistere all'ennesimo scandalo del calcio portoghese e stavo aspettando che l'arbitro assegnasse un rigore". Subito dopo è arrivato il duro comunicato del club via social.

Il messaggio è forte: "Un altro episodio scandaloso. Quanto accaduto nella partita di coppa alle Azzorre è inqualificabile e inaccettabile per la credibilità del calcio portoghese. 12 minuti per trovare un rigore a vantaggio della stessa squadra di sempre. Nello stesso campo dove l'anno scorso non venne dato un rigore contro di loro e dove quest'anno hanno vinto grazie a un calcio d'angolo fantasma. Fenomeni che accadono sempre quando lo Sporting non vince". Il comunicato termina evidenziando che un calendario così fitto "non ha senso se le competizioni vengono decise prima di iniziare".