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IL RETROSCENA

Italia-Norvegia, Haaland: “Mancini mi toccava il sedere e questo mi ha motivato”

Jacopo del Monaco
Jacopo del Monaco
Il centravanti del Manchester City si è reso ancora una protagonista con la sua Nazionale e ha raccontato un aneddoto della gara
00:12 min

Ieri sera, l'Italia ha perso 1-4 allo Stadio Giuseppe Meazza contro la Norvegia capitanata da Erling Haaland. Quest'ultimo, attaccante del Manchester City, ha lasciato il segno anche in questa partita delle qualificazioni ai Mondiali realizzando una doppietta. Il difensore della Roma Gianluca Mancini ha avuto il compito di marcare il gigante norvegese che, al termine della gara, ha raccontato il modo in cui il suo avversario l'ha motivato.

Italia-Norvegia, Haaland: "Ringrazio Mancini per avermi motivato toccandomi il sedere"

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Dopo ben 28 anni, la Norvegia tornerà a disputare un Mondiale. I Løvene, allenati da Ståle Solbakken, hanno vinto tutte le partite del proprio girone segnando ben 37 reti e subendone solo 5. Il protagonista assoluto di questa cavalcata non poteva non essere Erling Haaland, il quale ha realizzato 16 gol tra cui una cinquina alla Moldavia ed una tripletta all'Israele. Anche ieri sera, l'attaccante del Manchester City ha messo la sua firma nel match contro l'Italia segnando due reti.

Durante la partita, Haaland ha spesso duellato col giallorosso Mancini, il quale ha marcato in maniera dura il suo avversario. Il norvegese, però, non ha gradito il modo in cui l'italiano lo marcava ed i due, infatti, si sono beccati diverse volte e Gianluigi Donnarumma, compagno di squadra di Haaland, ha fatto da paciere.

Al termine della vittoria contro gli Azzurri, che ha sancito la qualificazione dei norvegesi al Mondiali che si terrà in Canada, Messico e Stati Uniti, Haaland ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di TV 2. In particolar modo, il classe 2000 ha parlato dei duelli con Mancini che gli hanno portato motivazione. Le sue parole: "Quando la partita era sul punteggio di 1-1, Mancini ha iniziato a toccarmi il sedere. In quel momento ho pensato: 'Ma cosa sta facendo?'. Questo suo gesto mi ha caricato e l'ho ringraziato perché in quel modo mi ha motivato. Alla fine ho segnato due gol ed abbiamo vinto 1-4 e, per questo, ringrazio Mancini".