La storia di Joao Pedro è una di quelle che fa capire ancor di più, come il calcio sia lo sport più bello del mondo. L'attaccante brasiliano, prelevato qualche giorno fa per una cifra monstre di 70 milioni dal Brighton, ha fatto il suo debutto da titolare contro la squadra che lo ha visto crescere: il Fluminense. Una partita diversa da tutte le altre, che lo ha visto protagonista: due gol, uno più bello dell'altro. Il Chelsea ha trovato il suo gioiello, mentre Joao Pedro si è preso le luci della ribalta e non ha nemmeno iniziato...
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Joao Pedro, che impatto al Chelsea: prima da titolare e doppietta alla squadra che lo ha lanciato

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Le origini: da Xerem alla prima tripletta col Fluminense
—Joao Pedro nasce a Ribeirão Preto, ma il suo cuore calcistico ha preso forma tra le colline verdi di Xerém, la storica casa del settore giovanile del Fluminense, a Rio de Janeiro. È lì che arrivò da bambino, timido ma affamato di pallone, accompagnato dal padre, ex calciatore, e da una famiglia che ha sempre creduto nel potere dei sogni. Xerém non è solo un centro sportivo: è una fucina di talento e sacrificio, dove si impara a vivere prima ancora che a giocare. João, inizialmente centrocampista arretrato, venne presto spostato più avanti per via della sua visione, del tocco vellutato e della naturalezza nel trovare la porta.

Tra i ragazzi del Fluminense, Joao Pedro brillava per disciplina e fame. Il suo debutto in prima squadra arrivò nel 2019, a soli 17 anni, e fu un’esplosione: una tripletta in Copa Sudamericana, gol in campionato, e giocate che sapevano già di futuro. Quel futuro lo ha portato in Europa, ma le sue vere radici resteranno sempre intrecciate a quei campi brasiliani dove il pallone rotola tra il fango e la gloria, e dove un ragazzo silenzioso ha imparato a diventare uomo col sorriso e con la palla incollata ai piedi.
Joao Pedro, la chiamata della Premier League e un futuro tutto da scrivere
—Il 2020 sarà l'anno della consacrazione per Joao Pedro. Una famiglia italiana, i Pozzo, avevano messo gli occhi su di lui. E nel gennaio di quell'anno, decisero di acquistarlo dal Fluminense per una cifra importante per un ragazzo così giovane ma ancora immaturo: 2,5 milioni. Si trasferisce quindi al Watford, dove inizia la sua storia in Inghilterra. Un inizio abbastanza in salita, dove il campo lo vede poco e non riesce a far vedere ciò di cui è capace. La svolta arriva - paradossalmente - con la retrocessione in Championship. Qui, inizia a prendere più spazio e comincia ad inanellare gol su gol, fino a riportare il Watford in Premier League.
Nel 2023, arriva la chiamata importante, sempre in Inghilterra: quella del Brighton. I Seagulls decidono di investire 34,2 milioni per prelevare il talento brasiliano dal Watford. Una cifra monstre, che però evidenzia ancor di più il potenziale di Joao Pedro. Anche qui, non si smentisce, anzi. Segna a ripetizione e inizia anche a offrire assist ai compagni, segno di un cambiamento profondo nello stile di gioco del giocatore. Maresca lo vede, lo osserva: lo vuole. Il Chelsea decide di accontentarlo, offrendo una cifra che arriva quasi a 70 milioni di euro.

Lui, però, si fa trovare pronto. Arriva subito negli Stati Uniti e si mette a disposizione. Entra nell'ultima mezzora contro il Palmeiras e fa subito vedere le sue qualità, sfiorando il gol del 3-1. Ma è ieri notte, che Joao Pedro ha toccato il cielo con un dito. Visto la squalifica di Delap e la condizione precaria di Jackson, Maresca decide di metterlo dall'inizio, ma il destino voleva che la sua prima da titolare, fosse con la squadra che lo ha visto nascere: il Fluminense. E non passano nemmeno 20 minuti, quando la legge del gol dell'ex inizia a pervadere il suo corpo: botta dalla distanza e pallone sotto l'incrocio.
Gol dell'1-0 e mani rivolte a chiedere scusa, al popolo che lo ha acclamato quando era ancora in giovane età. Ma Joao Pedro ora è un attaccante vero e nel secondo tempo chiude i conti con una rete ancora più bella sull'assist di Enzo Fernandez. Applausi a non finire per il brasiliano, che lascia il campo con una standing ovation e con la consapevolezza di essere soltanto all'inizio della sua carriera.
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