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Sono trascorse dodici giornate della Liga 2025/2026 e, con la stagione che si avvia verso la sua fase centrale, la classifica inizia a mostrare tendenze chiare e a delineare le prime vere sfide. La classifica ci consegna un campionato avvincente e polarizzato: una capolista solida e cinica, un’inseguitrice dall'attacco devastante e un gruppo di testa che sta scavando un solco con il resto del gruppo. Nelle retrovie, invece, la situazione è incandescente: alcune nobili del calcio spagnolo stanno vivendo un inizio da incubo, con una storica big che rischia seriamente di trovarsi invischiata in una lotta per la sopravvivenza che nessuno avrebbe pronosticato.
In cima alla classifica, a guardare tutti dall'alto, c'è il Real Madrid. I Blancos hanno avuto un avvio di stagione imperioso, raccogliendo 31 punti frutto di 10 vittorie, 1 pareggio e una sola sconfitta. Il dato più rilevante è l'equilibrio totale: una difesa di ferro (solo 10 gol subiti, record condiviso con il Villarreal) e un attacco capace di colpire al momento giusto. La squadra di Xabi Alonso sembra, al momento, una macchina perfetta.
L'inseguitore più accreditato, il Barcellona, si trova al secondo posto staccato di 3 punti. I 28 punti dei blaugrana sono un ottimo bottino, trainati da un attacco devastante: 32 gol fatti in 12 partite, il migliore del campionato. Tuttavia, le 2 sconfitte subite mostrano una squadra letale ma talvolta vulnerabile. Alle loro spalle, la lotta per la Champions è serratissima ma definita. Il Villarreal (26 punti) e l'Atlético Madrid (25 punti) provano a tenere il passo delle due in testa, formando un quartetto di testa che sembra fare un campionato a parte.
Più staccato, a 20 punti, il Real Betis guida il gruppo delle "umane", dove regna l'equilibrio assoluto: dal quinto all'undicesimo posto ci sono sette squadre racchiuse in soli 5 punti. Una bagarre in cui ogni passo falso costa posizioni.
Se le prime due posizioni rispettano i pronostici, il merito di mantenere viva la competizione è di due realtà entusiasmanti. Il Villarreal, al terzo posto con 26 punti, sta vivendo un momento d'oro. Il "Sottomarino Giallo" vanta una solidità difensiva pari a quella della capolista (10 gol subiti) e ha perso solo due volte, dimostrando di poter sedere stabilmente al tavolo delle grandi.
Ma la vera sorpresa, scendendo leggermente in graduatoria, è l'Espanyol. I "Pericos" si trovano al sesto posto con 18 punti, inserendosi con prepotenza in zona Europa. Nonostante una differenza reti in perfetto equilibrio (15 fatti, 15 subiti), l'Espanyol sta massimizzando ogni risultato, tenendosi alle spalle corazzate ben più quotate come l'Athletic Club, il Siviglia e la Real Sociedad. Queste due squadre stanno dimostrando che l'organizzazione tattica può colmare il gap con budget ben più elevati.
Se da un lato c'è chi sogna l'Europa, dall'altro ci sono delusioni cocenti. La più grande, numeri alla mano, è il Real Oviedo. Gli asturiani sono il fanalino di coda, inchiodati al ventesimo posto con soli 8 punti. Il ruolino di marcia è preoccupante: ben 8 sconfitte in 12 gare. Con il peggior attacco del campionato (appena 7 gol fatti, unico non in doppia cifra), la loro stagione sembra già in ripida salita. Ma a tremare è soprattutto un club storico: il Valencia. I "Che", abituati a palcoscenici ben diversi, si trovano pericolosamente al diciassettesimo posto con 10 punti, appesi a un filo sopra la zona retrocessione solo grazie alla differenza reti. Con 21 gol subiti, la difesa fa acqua da tutte le parti e la crisi societaria sembra riflettersi pesantemente sul campo.
Anche il Girona, rivelazione delle passate stagioni, sta vivendo un momento terribile: terzultimo posto e peggior difesa del torneo con 24 reti al passivo.
La situazione sul fondo della classifica è già molto tesa. La "zona rossa" della Liga è attualmente occupata da Girona (10 punti), Levante (9 punti) e Oviedo (8 punti). La situazione è drammatica per la densità di squadre coinvolte in pochi punti. Appena sopra la linea di galleggiamento troviamo il Valencia, anch'esso a 10 punti, e l'Osasuna a 11. Il margine è inesistente: un solo risultato può stravolgere gli equilibri. Anche Mallorca (12 punti) e Real Sociedad (13 punti) non possono dormire sonni tranquilli. La strada per la salvezza è ancora lunghissima e vedere squadre del calibro di Valencia, Girona e Real Sociedad così in basso rende ogni scontro diretto una finale anticipata.
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