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Loic Féry, attuale presidente del Lorient, ha voluto dire la sua su quanto accaduto tra calciatori e tifosi del Nizza. Di recente, infatti, i due calciatori della squadra rossonera transalpina Jérémie Boga e Terem Moffi hanno subito una violente aggressione da parte dei tifosi a seguito della sconfitta per 3-1 contro la squadra arancionera. Dopo quanto accaduto, i due giocatori hanno deciso di mettersi in malattia fino al termine della settimana e potrebbero lasciare il Nizza nel mercato invernale. In una recente intervista, Féry ha voluto prendere le parti di Moffi, il quale ha giocato per il suo club fino al 2023.
A seguito della sconfitta per 3-1 contro il Lorient, il Nizza ha fatto ritorno presso il suo centro sportivo e ha trovato un folto gruppo di tifosi pieni di rabbia al varco. La tifoseria del club francese non ha fatto sconti a nessuno e, dopo diverse minacce verbali, sono passati anche alle mani. Tra i calciatori maggiormente colpiti ci sono Boga, il quale ha giocato anche in Serie A con la maglia del Sassuolo, e Moffi, tra l'altro ex calciatore arancionero che, al termine della gara, ha salutato gli ex compagni scambiando anche la maglia. I due sfortunati hanno subito un'aggressione violenta con tanto di calci, schiaffi e sputi. A seguito di quanto accaduto, Boga e Moffi hanno deciso di denunciare l'aggressione e Damien Martinelli, procuratore generale di Nizza, ha aperto un'inchiesta.
Nel corso di un'intervista per il quotidiano francese L'Equipe, Fery ha voluto commentare quanto accaduto, parlando in particolar modo di Moffi. Ecco le sue parole: "Terem sta attraversando un periodo difficile ed i miei pensieri vanno a lui ed alla sua famiglia. Si trattava soltanto di uno scambio completamente innocuo. Lui stava salutando un ex compagno di squadra per poi scambiare la maglia, cosa che succede dopo ogni partita. È una persona con un carattere esemplare e non può essere giudicato per un sorriso al termine di un incontro. Offro a lui, al presidente, all'allenatore ed a tutti i calciatori del Nizza il mio pieno sostegno perché questi comportamenti non hanno posto nello sport".
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