Lucy Bronze, simbolo della nazionale inglese, ha lasciato il mondo del calcio senza parole dopo aver rivelato di aver disputato tutto l'Europeo femminile con una frattura alla tibia. A 33 anni, il difensore del Chelsea ha dimostrato ancora una volta il suo spirito guerriero, affrontando un torneo di altissimo livello con un infortunio che avrebbe tenuto fuori la maggior parte degli atleti. La sua determinazione ha contribuito in modo decisivo alla vittoria dell’Inghilterra, che ha conquistato il titolo europeo per la seconda volta consecutiva.
Dopo la finale vinta contro la Spagna ai rigori, Bronze ha raccontato alla BBC: “Ho giocato tutto il torneo con una frattura alla tibia, e poi mi sono fatta male al ginocchio dell’altra gamba”.
Incredibilmente, la calciatrice è rimasta in campo per 105 minuti nella finale prima di essere sostituita all’inizio del secondo tempo supplementare. Le sue compagne di squadra, consapevoli della sua condizione fisica, le hanno tributato un applauso speciale già dopo i quarti di finale vinti contro la Svezia.
“Se è questo ciò che serve per giocare con l’Inghilterra, lo farò”, ha aggiunto con fermezza. Sui social, i tifosi l’hanno definita una “guerriera assoluta” e molti chiedono che venga insignita del titolo di Dama per il suo coraggio e la dedizione alla maglia.
Oltre alla prestazione fisica, Bronze ha voluto sottolineare anche quella mentale della squadra: “Non abbiamo mai perso fiducia in noi stesse. C’erano tante critiche fuori, ma siamo rimaste unite e abbiamo lottato fino alla fine”.
La giocatrice ha ricordato quanto sia difficile vincere ai rigori, soprattutto contro calciatrici che conosce bene: “Conosco tante ragazze della Spagna che hanno sbagliato i rigori. È dura, ci sono passata anche io qualche anno fa”. La prestazione di Lucy Bronze è un esempio di sacrificio, leadership e passione. Non è solo una vittoria sul campo, ma una lezione di determinazione per tutto lo sport.
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