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Al termine della partita tra la sua Spagna e la Turchia, il tecnico delle Furie Rosse Luis de la Fuente ha lasciato il campo senza salutare il quarto uomo a causa di un alterco nel corso della sfida. Dopo una settimana, però, il 64 enne ha deciso di fare dietro front e di scusarsi pubblicamente con il diretto interessato. La partita, come ricordiamo, è terminata 2-2. Risultato che ha consentito alla Spagna di qualificarsi al prossimo Mondiale.
Il pass per il Mondiale per la Spagna non è stata certo una passeggiata. Dopo il 6-0 dell'andata, le Furie Rosse hanno faticato più del previsto con la Turchia ma alla fine il 2-2 è stato sufficiente per ottenere la qualificazione. Una partita, invece, che si è rivelata molto più dura, e nervosa, per Luis de la Fuente. Il tecnico degli iberici, infatti, ha avuto un duro battibecco con l'assistente dell'arbitro tanto che al fischio finale si è rifiutato di dargli la mano. Un gesto del quale l'allenatore 64 enne si è detto pentito.
'Non ne vado per niente fiero, anzi il contrario. Voglio scusarmi pubblicamente' - ha dichiarato al quotidiano A Bola - Durante la partita avevamo visioni contrastanti e le tensioni stavano montando. Mi sentivo trattato ingiustamente e volevo esprimere la mia frustrazione. Ora me ne pento perché non è da me e non avevo alcun diritto di comportarmi così.' De la Fuente nell'intervista post partita aveva detto di non aver visto l'assistente dell'arbitro ma poi aveva ritrattato le prime dichiarazioni.
Come si sa, il Mondiale è una competizione molto ambiziosa soprattutto per le Nazionali che mirano a vincerla, Spagna tra queste. Tuttavia, come lo stesso tecnico ha dichiarato, bisogna sempre dare esempio di rispetto: 'Abbiamo una grande responsabilità qui. Siamo osservati da tutte le parti e dobbiamo mantenere un'immagine all'altezza, non solo in campo ma anche nel nostro comportamento come persone. Avrei dovuto solo parlargli invece di saltare la stretta di mano. Chi si sente più in colpa in questo momento? Sono io' - conclude l'allenatore spagnolo.
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