Norvegia, il ct Solbakken sulla cerimonia dei sorteggi: “Uno spettacolo bizzarro”

Al Mondiale del prossimo anno parteciperà la Norvegia, allenata da Ståle Solbakken. Il Paese dell'Europa settentrionale, uno degli avversari dell'Italia durante i gironi di qualificazione, tornerà a disputare la competizione intercontinentale dopo 28 anni. Nella giornata di ieri, infatti, si sono tenuti i sorteggi dei gironi a Washington D.C., capitale degli Stati Uniti. Prima ha avuto luogo una lunga cerimonia e poi si è arrivati alla parte più interessante, vale a dire i sorteggi. Il sopracitato ct e Lisa Klaveness, presidentessa della Federcalcio norvegese, hanno commentato l'evento.

Il ct della Norvegia Solbakken commenta la cerimonia dei sorteggi: "È stato bizzarro"

Il prossimo anno si giocherà il Mondiale, che si terrà in Canada, Messico e Stati Uniti. Ad oggi, 42 Paesi giocheranno la massima competizione calcistica intercontinentale, mentre gli altri sei si conosceranno nel mese di marzo dopo i Play-off. Una delle Nazionali che giocherà i Mondiali è la Norvegia, compagine piena di grandi talenti tra cui spicca Erling Haaland, centravanti del Manchester City. Il sorteggio ha assegnato la selezione del Nord Europa nel Girone I, dove affronterà Francia, Senegal ed una tra Iraq, Bolivia e Suriname che si sfideranno in occasione dei Play-off. Prima dei sorteggi, però, ha avuto luogo una cerimonia di quasi un'ora e mezza durante la quale hanno diversi alcuni artisti, tra questi Robin Williams ed Andrea Bocelli.

Dopo l'evento, il ct norvegese Solbakken ha commentato l'intero evento al canale NRK dichiarando: "Devo essere onesto, è stato uno spettacolo bizzarro". Poi anche Lisa Klaveness, presidentessa della Federcalcio, ai microfoni della stampa nazionale ha speso qualche parola su quanto accaduto e sul Premio FIFA per la Pace assegnato a Trump: "Non credo di poter prendere la cosa in maniera seria. Dobbiamo restare vigili e fare in modo che la FIFA si concentri sul calcio, non su queste cose. Quando un premio non ha criteri oggettivi, giuria e collegamenti con la dirigenza, si rischia che si possa trattare di un modo mascherato per politicizzare l'organizzazione. La parte del premio era lunga ed inappropriata".