Ci sono partite che trascendono il semplice concetto di competizione sportiva, trasformandosi in eventi che accendono la passione di intere nazioni e affascinano milioni di spettatori in tutto il mondo. È il caso di Argentina-Brasile, match non solo valido per la qualificazione ai Mondiali 2026, ma un autentico scontro tra due colossi del calcio, in una battaglia che affonda le proprie radici nella storia, nella rivalità e nell'orgoglio sudamericano. Nella notte tra martedì e mercoledì, l'Estadio Monumental di Buenos Aires sarà teatro di questo spettacolo: da una parte l'Argentina, con il biglietto per il Mondiale ormai praticamente in tasca, e dall'altra il Brasile, che invece ha ancora strada da fare per blindare la qualificazione. L'Argentina vuole confermarsi regina del continente e ribadire il proprio dominio dopo il trionfo mondiale del 2022, mentre il Brasile cerca una vittoria che possa ridare slancio a un cammino di qualificazione più complicato del previsto, in un momento della sua storia anche parecchio complesso.
Il momento di forma dell'Argentina
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L'Argentina si presenta a questa sfida con il vento in poppa e la consapevolezza di chi sa di essere padrone del proprio destino. La Selección di Lionel Scaloni ha dominato finora il girone sudamericano, imponendosi come la squadra più solida e costante della competizione. Con 28 punti conquistati in 13 partite, l'Albiceleste guarda tutti dall'alto verso il basso e si avvicina al traguardo con la sicurezza di chi ha già dimostrato di essere il migliore.
L'ultima vittoria, ottenuta in trasferta contro l'Uruguay grazie a un guizzo di Thiago Almada, ha confermato ancora una volta la forza mentale di questa squadra. Nonostante le assenze pesanti di Lautaro Martinez, Messi e Dybala, l'Argentina è riuscita a imporsi consolidando ulteriormente il proprio primato. La difesa, orchestrata con maestria da Cristian Romero e Otamendi, ha dimostrato di essere una muraglia pressoché invalicabile, mentre il centrocampo, con Paredes e Mac Allister a dettare i ritmi, ha garantito equilibrio e fluidità alla manovra.
L'Argentina arriva a questo appuntamento con un'imbattibilità casalinga che dura da 270 minuti, un dato che conferma la solidità della squadra tra le mura amiche. A Buenos Aires il calore del pubblico sarà un fattore determinante, un'arma in più per spingere la squadra verso un'altra serata memorabile. Scaloni sa bene che battere il Brasile non è mai un'impresa semplice, nonostante questo suo momento di difficoltà, ma con questa Argentina tutto sembra possibile.
Il momento di forma del Brasile
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Se l'Argentina viaggia spedita verso la qualificazione, il Brasile ha vissuto un percorso più accidentato. La Seleçao, infatti, ha attraversato momenti di incertezza, alternando risultati positivi a passi falsi che hanno rallentato la corsa verso il Mondiale. Attualmente terza in classifica con 21 punti, la squadra di Dorival Junior ha ritrovato fiducia grazie alla vittoria per 2-1 contro la Colombia, un successo ottenuto con grande sofferenza ma di fondamentale importanza per il cammino brasiliano.
Il Brasile ha mostrato lampi di grande classe, ma anche alcune fragilità difensive che potrebbero rivelarsi pericolose contro un avversario come la formazione di Scaloni. Tuttavia, la squadra può contare su una batteria offensiva di altissimo livello, con Vinicius Junior e Raphinha pronti a scatenarsi sulle fasce e a mettere in difficoltà la retroguardia argentina. Soprattutto grazie a quest'ultimo, che con il Barcellona sta registrando statistiche impressionanti, che addirittura - secondo alcuni - potrebbero legittimarlo al titolo di candidato per il più prestigioso riconoscimento individuale, il Pallone d'Oro. Il talento individuale non manca, ma ciò che ancora fatica ad emergere è un'identità di squadra chiara e definita. Ciò che invece, ad oggi, senz'altro contraddistingue l'Argentina.
Per questa sfida entrambe le squadre adotteranno un dinamico 4-2-3-1, modulo parecchio utilizzato da diverse rappresentative, anche in Europa, in quanto garantisce compattezza difensiva ma permette al tempo stesso di sviluppare un gioco offensivo efficace, valorizzando anche le iniziative dei singoli nel reparto avanzato.
L'Argentina dovrebbe affidarsi a Emiliano Martínez tra i pali, con una linea difensiva composta da Molina, Romero, Otamendi e Tagliafico. A centrocampo, Paredes e Mac Allister avranno il compito di dare equilibrio alla squadra, mentre il trio formato da Simeone, Enzo Fernandez e Thiago Almada (particolarmente ispirato nell'ultimo match) supporterà l'unica punta Julian Álvarez, che senza Messi diventa il leader tecnico della formazione di Scaloni.
Il Brasile, invece, dovrà fare a meno di Alisson, con Bento che prenderà posto tra i pali. La difesa sarà guidata da Marquinhos, affiancato da Leo Ortiz, mentre Vanderson e Arana agiranno sulle fasce. Nella zona nevralgica del campo ci saranno Bruno Guimaraes e André, centrocampista classe 2001 del Wolverhampton. Nel terzetto alle spalle della punta, invece, c'è tutto l'estro e la fantasia che da sempre caratterizza il Brasile: ci saranno Raphinha, Rodrygo e Vinicius. La punta di riferimento, infine, sarà Joao Pedro.
Argentina (4-2-3-1): Martinez; Molina, Romero, Otamendi, Tagliafico; Paredes, Mac Allister; Simeone, Fernandez, Almada; Alvarez. Ct. Scaloni
La sfida tra Argentina e Brasile non sarà trasmessa in chiaro, ma sarà possibile seguirla in streaming su OneFootball, che offrirà la diretta in pay per view tramite la propria app, disponibile su smartphone, tablet e smart TV compatibili.
Nel corso della storia, Argentina e Brasile si sono affrontate ben 109 volte, dando vita a una delle rivalità più accese e affascinanti del calcio mondiale. Il bilancio complessivo pende leggermente a favore dei verdeoro, che hanno collezionato 45 successi contro i 41 dell'Albiceleste, mentre 23 sfide si sono concluse in parità. Tuttavia, negli ultimi quattro confronti diretti, è stata l'Argentina a imporsi, restando imbattuta con tre vittorie e un pareggio, riuscendo peraltro a mantenere la porta inviolata.
L'ultima affermazione del Brasile risale alla semifinale di Coppa America del 2019, quando la Seleção si impose per 2-0 grazie ai gol di Gabriel Jesus e Roberto Firmino. Per trovare un successo brasiliano in terra argentina, invece, bisogna tornare indietro fino al 2009, anno in cui i verdeoro espugnarono il campo dell'Albiceleste con un netto 3-1.
Il pronostico del match
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Prevedere un risultato è un'impresa ardua, ma alcuni elementi suggeriscono un confronto ricco di gol ed emozioni. L'Argentina è una squadra solida e ha subito soltanto 7 gol, ma contro il potenziale offensivo del brasiliano difficilmente riuscirà a tenere nuovamente la porta inviolata, nonostante un buon momento di forma del suo estremo difensore. La formazione di Scaloni, tuttavia, complice anche il fattore campo, è un avversario difficile da affrontare, soprattutto per le grandi squadre. I successi recenti, tra cui due edizioni della Copa America, sono un forte argomento in tal senso. È probabile che il Brasile riesca con un pizzico di fortuna a strappare un pareggio, ma l'Argentina, almeno ai blocchi di partenza, parte in vantaggio. Pertanto, suggeriamo un 2-1 in favore dei padroni di casa. In partite come queste, però, tutto può succedere.