derbyderbyderby calcio estero Turchia, Montella avverte l’Italia: “Galles in finale? In casa è una guerra lì”

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Turchia, Montella avverte l’Italia: “Galles in finale? In casa è una guerra lì”

Turchia l'orgoglio di Montella
Dopo i playoff raggiunti con la sua Turchia, Montella in un'intervista a Sky Sport ha voluto far tremare i tifosi italiani dicendo che la trasferta in Galles sarà complicatissima
Giammarco Probo

Se per l'Italia ci sarà di fronte l'Irlanda del Nord negli spareggi di marzo, la Turchia di Vincenzo Montella dovrà invece affrontare la Romania. Dopo il secondo posto nel girone, alle spalle della Spagna capolista, la formazione allenata dal tecnico italiano sogna la qualificazione al Mondiale, ma il percorso non è chiaramente agevole. Intervenuto ai microfoni di Sky Sport dopo i sorteggi, Montella ha offerto il suo punto di vista sia sul cammino che attende la sua nazionale che sul percorso che invece dovrà fare l'Italia.

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Montella, l'Italia e la sua Turchia

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SUL SORTEGGIO DELL'ITALIA - "Il calcio è imprevedibile: Malta ha fatto diversi punti, mentre in passato non ce la faceva. Così come le Isole Far Oer. L'Italia deve dare l'anima e sputare sangue, poi eventualmente affronterà in finale il Galles o la Bosnia fuori casa. Parlo del Galles perché l'ho affrontato diverse volte negli ultimi anni: in casa si trasforma, sarebbe una gara molto ostica. Bisogna fare il massimo per andare al Mondiale, non deve sbagliare".

SUL CALENDARIO SERIE A - "Sarei molto contento se si rivedesse il calendario perché ne ho 3 in Serie A. Chiederò come già fatto alla mia Federazione di fermare il campionato l'ultima domenica. Se ti arrivano lunedì, non puoi fare un allenamento vero fino a mercoledì e giovedì c'è il pre-gara".

SULLA SUA TURCHIA - "La Romania è una squadra giovane, che ha fatto gli Europei. Lucescu è un maestro per tutti noi, con una mentalità italiana e turca che conosciamo. La verità è che per andare i Mondiali devi fare il massimo. Ora abbiamo due finali, veniamo da un ottimo 2-2 in Spagna, non abbiamo squalificati. C'è da incrociare le dita sperando di arrivare nel migliore dei modi".