Tutto pronto per il sorteggio dei Mondiali: le polemiche e l’ombra di Trump

Domani si svolgerà il sorteggio per i gironi dei Mondiali del 2026. Lo stesso, è finito al centro di un vortice di polemiche nate dall'inaspettato spostamento del luogo in cui si terranno. Inizialmente, infatti, sarebbero dovuti svolgersi a Las Vegas, ma poi sono stati spostati al Kennedy Center di Washington, scatenando enormi polemiche, anche a livello politico.

Il sorteggio dei Mondiali

Il sorteggio dei gironi del prossimo Mondiale è un momento molto atteso. La competizione si terrà in Stati Uniti, Canada e Messico la prossima estate. La cerimonia si sarebbe dovuta tenere a Las Vegas, nell'arena nota come "The Sphere," ma la FIFA ha invece optato per il Kennedy Center di Washington. Una decisione di Gianni Infantino, presidente della FIFA, che ne aveva discusso con Donald Trump in occasione della finale della Coppa del Mondo per club. Si tratterà di una grande cerimonia, che si terrà nella Concert Hall, e durante il quale è previsto un concerto dei Village People. La presunta lunga mano di Infantino e di Trump, il cambio imprevisto del luogo che ospiterà il sorteggio hanno però dato il via alle polemiche, anche sul piano politico.

Le polemiche

I democratici del Senato hanno sollevato i primi dubbi e posto le prime domande sulla questione. Sostengono infatti, che la FIFA aveva avuto la concessione del "The Sphere" ad uso esclusivo dal 24 novembre al 12 dicembre. Le cose sarebbero andate diversamente per il Kennedy Center: la FIFA, infatti, paga 7.4 milioni di dollari per ospitare il sorteggio e il Kennedy Center ha confermato questo dato per bocca del vicepresidente delle pubbliche relazioni Roma Daravi. Immediatamente il senatore Sheldon Whitehouse si è scagliato su questo giro di soldi e sui possibili sprechi: "Il Centro è stato saccheggiato per milioni di dollari tra mancati introiti, programmazione cancellata, utilizzo non retribuito delle sue strutture e spese inutili in ristoranti e hotel di lusso: un modello senza precedenti di auto-commercio, favoritismi e sprechi".

L'ombra di Trump

Su tutto questo c'è, ovviamente, l'ombra del presidente americano Donald Trump. Trump è molto vicino al presidente della FIFA, Gianni Infantino, che è anche un suo sostenitore. I due sono stati fotografati spesso insieme, anche nello Studio Ovale. Trump si è impegnato molto per il Kennedy Center, riempiendo il consiglio di amministrazione di suoi sostenitori. Il centro, inoltre, riceverà, secondo NPR, ben 257 milioni di dollari Sempre, secondo NPR, si tratta di sei volte il normale stanziamento del Congresso. Come anticipato, inoltre, Infantino e Trump hanno discusso in estate di tenere il sorteggio al Kennedy Center.

Inoltre, dato che la FIFA ha i suoi uffici newyorkesi nella Trump Tower, il presidente USA è una presenza costante. Non è tutto, perché, come annunciato da Infantino durante il sorteggio si terrà una ulteriore cerimonia: la consegna del primo "Premio per la Pace" della FIFA. A vincerlo sarà Trump, che tanto desiderava il Nobel? Infantino ha risposto semplicemente: "Il 5 dicembre lo vedrete".