PRIMA I CONTROLLI FERREI, POI L'AGGRESSIONE INGIUSTIFICATA DELLA POLIZIA
Venezuela, “perquisizioni xenofobe” ai tifosi a Lima. E i giocatori aggrediti dalla polizia
Venezuela, “perquisizioni xenofobe” ai tifosi a Lima. E i giocatori aggrediti dalla polizia
Il clima di festa dei tifosi venezuelani è stato smorzato da una serie di ferrei controlli all'ingresso dell'Estadio Nacional de Lima. Come se non bastasse, gli agenti in tenuta antisommossa hanno aggredito senza alcun motivo i giocatori...
All'Estadio Nacional de Lima è successo davvero di tutto. In occasione di Perù-Venezuela, gara valida per il sesto turno del gruppo di qualificazione sudamericano per il Mondiale 2026, si è passati in poche ore da un clima di festa nel pre-gara, con i tifosi del Venezuela euforici per le strade di Lima, a momenti non certo sereni...
Tifosi venezuelani perquisiti all'ingresso dello stadio
La passione contagiosa dei tifosi del Venezuela si è vista tutta con l'invasione pacifica per le strade di Lima. La Vinotinto sta andando parecchio bene nel girone di qualificazione al prossimo Mondiale. Sarebbe la prima storica partecipazione ad una Coppa del Mondo.
La nazionale guidata dal ct Fernando Batista si è regalata un pareggio di prestigio (1-1) all'Arena Pantanal di Cuiaba contro il Brasile di Fernando Diniz, oltre alle due vittorie casalinghe contro Paraguay (1-0) e Cile (3-0). Un cammino importante quello della Vinotinto, che era iniziato con un ko di misura a Barranquilla contro la Colombia.
Dopo il pari a reti bianche con l'Ecuador il 16 novembre, il Venezuela ha pareggiato 1-1 a Lima contro il Perù. Jefferson Savarino ha recuperato l'iniziale svantaggio - gol del Perù al 17' con Yoshimar Yotun - al 54' su assist dell'ex Udinese Darwin Machis.
Quarto posto con 9 punti dopo 6 partite. Un bottino che continua a far sognare i tifosi venezuelani. Ma il match all'Estadio Nacional de Lima, dopo un iniziale clima di festa, o meglio dire "locura", ha preso ben presto una piega spiacevole per i tifosi della Vinotinto.
All'ingresso dello stadio i supporter del Venezuela, muniti di regolare biglietto, sono stati costretti ad una serie di perquisizioni ferree, definite "razziste e xenofobe". Le autorità di Lima hanno messo a punto una macchina ben organizzata di controlli per individuare eventualmente immigrati clandestini tra i tifosi stranieri.
Aggressione degli agenti ai giocatori del Venezuela
Un aspetto questo che non è piaciuto particolarmente ai tifosi venezuelani che, passati i controlli, hanno potuto fare il loro ingresso al Nacional di Lima per godersi la partita. Finito il match, i giocatori del Venezuela hanno voluto ringraziare i loro tifosi per il prezioso sostegno andando sotto il settore ospiti dello stadio. A quel punto sono scattati gli applausi, con tanto di magliette donate dai protagonisti in campo ai supporters in curva.
Alcuni giocatori hanno scavallato i cartelloni pubblicitari per salutare da vicino la tifoseria ma, ad un certo punto, la polizia peruviana, preposta alla sicurezza interna, ha aggredito senza alcun motivo i giocatori venezuelani. Muniti di casco, manganello e scudo di plexiglass, gli agenti hanno colpito alcuni giocatori. Lo scontro, pur con qualche iniziale difficoltà, è stato poi sedato.
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