- Notizie Calcio
- Calciomercato
- Calcio Italiano
- Streaming
- Editoriali
- Calcio Estero
- DDD X EVENTS
- Redazione
Verso la metà del mese di luglio, la Federazione calcistica olandese ha revocato la licenza professionistica al Vitesse, club con sede ad Arnhem. Ahmed Marcouch, sindaco della città olandese, ha detto la sua opinione sulla situazione del club, sperando nel buon senso della KNVB.
Fondato nel 1892, il Vitesse gioca le sue partite casalinghe presso il GerleDome, impianto che può contare su circa 25mila posti a sedere. Nella stagione 2016/2017, i gialloneri hanno vinto loro prima KNVB Beker, ovvero la coppa nazionale, battendo 2-0 in finale l'AZ Alkmaar. Sette stagioni dopo, però, la squadra di Arnhem ha ricevuto una penalizzazione di ben 18 punti per aver violate delle norme riguardanti le licenze. Ciò ha condannato il club alla retrocessione in Eerste Divisie, che sarebbe la Serie B olandese, nella quale non giocava dalla stagione 1988/1989. La scorsa stagione, anche per via di un'altra penalizzazione pesante, i gialloneri hanno chiuso il campionato all'ultimo posto. L'11 luglio la Federcalcio olandese ha revocato ai Numeri 1 della Gheldria la licenza professionistica ed il club ha già deciso che farà ricorso.
Ahmed Marcouch, sindaco di Arnhem, ha parlato della situazione del club e spera che possa esserci un lieto fine: "Io vorrei che la KNVB diversi fattori come, ad esempio, la storia della squadra e la sua importanza a livello sociale. Capisco alla perfezione che la Federazione abbia il diritto di espressione e che le regole debbano essere seguite. Spero che il Vitesse possa avere la possibilità di lavorare ad un grande futuro coi nuovi proprietari e che questo club, con 133 anni di storia, continui la sua esistenza".
Poi ha continuato: "Il club fa parte dell'identità di Arnhem, tante persone si identificano nel club, che s'impegna anche in attività extra-caclistiche. Purtroppo, non può contare sulla rete di sicurezza del comune. In occasione della partita Vitesse-ADO Den Haag, ero vicino al proprietario russo dei gialloneri mentre quello degli avversari era cinese. In quel momento ho pensato 'Ma cosa stiamo facendo?'. Sarebbe fantastico se il club tornasse di proprietà dei cittadini di Arnhem".
© RIPRODUZIONE RISERVATA