Psg, Vitinha: “Sogno il Pallone d’oro ma è raro che vincano i centrocampisti”

Vitinha, un calciatore dai tanti trofei. Il centrocampista portoghese del PSG ha vissuto quella può essere intesa come la stagione della consacrazione della sua carriera. Il suo talento non era certo oggetto di discussione già ai tempi del Porto e del Wolves, ma all'alba di Parigi ha alzato al cielo lo scudetto e la coppa di Francia. Non è tutto, perché il venticinquenne ha anche bissato altri successi internazionali con la maglia dei parigini, come il trionfo in Champions League, Supercoppa Europea e Copa Intercontinentale. Senza dimenticare la Nations League conquistata con la divisa del Portogallo.

Un'annata di successi, record e tanti sogni, come vincere il Pallone d'Oro. Una ricompensa "speciale" che drizza le orecchie di qualsiasi calciatore, soprattutto quando, proprio come nella stagione di Vitinha, vengono collezionato trofei e prestazioni da primato. Malgrado i successi, il centrocampista dei "Les Parisiens" ha raggiunto la terza casella di gradimento nella cerimonia della consegna del trofeo, posizionandosi alle spalle dell'esterno offensivo del Barcellona, Lamin Yamal e di Ousmane Dembélé. Quest'ultimo vincitore del Pallone d'Oro 2025 e compagno di squadra di Vitinha al PSG.

Il centrocampista portoghese ha rilasciato un'intervista al quotidiano sportivo portoghese "A Bola" nella quale ha espresso il desiderio di tornare a competere per il Pallone d'Oro. Vitinha ha inoltre ammesso che far parte della selezione rappresenta un motivo d'orgoglio e che non vincere non equivale, in alcun modo, a una sconfitta. Anzi, per il calciatore del PSG, tornare a essere tra i candidati al riconoscimento sarebbe già un sogno.

Vitinha, il calciatore del PSG si racconta

Vitinha potrebbe vincere il premio più ambito ma spesso a trionfare sono i calciatori che fanno la differenza in termini di gol e talento - "Io sono un centrocampista e capisco che i giocatori che fanno tanti gol, concludono le azioni e hanno un impatto realizzativo maggiore sono favoriti per la sfida del Pallone d'Oro. Quando ero piccolo guardavo Cristiano Ronaldo, Lionel Messi, coloro che cambiavano le sorti delle partite e che meritavano di essere premiati. Per quanto mi riguarda, è molto relativo vincerlo, però sono onorato di partecipare ed essere in lizza insieme a tanti altri talenti. Non vincere non mi demoralizza e non sarei mai triste per questo, perché sono sicuro che tanti calciatori di talento lo meritano".

Il paragone con Iniesta, Xavi e Pedri - "Bisogna essere realisti. Un giocatore nel mio ruolo non vince facilmente, nonostante abbia raggiunto traguardi importanti con il proprio club e anche a livello personale. In questo senso, Iniesta o Xavi lo meritavano assolutamente ma spesso i centrocampisti fanno meno la differenza di altri calciatori che rivestono altri ruoli. Nel caso di Modric invece, è accaduto l'esatto contrario, ovvero che è stato premiato il centrocampista che ha fatto la differenza. Con il passare del tempo, il calcio si è evoluto e adesso possono vincere il Pallone d'Oro anche i difensori che, rispetto a quindici anni fa, partecipano con più costanza alle azioni offensive, proprio come Mendes e Hakimi. Quindi, tutti i giocatori con numeri importanti possono essere presi in considerazione per la conquista del Pallone d'Oro. Io sarei felice di essere di nuovo in lizza e vincerlo sarebbe un sogno".