Domenica 14 dicembre il Dall'Ara ospita una sfida cruciale per gli equilibri della zona europea. La classifica vede il Bologna al quinto posto con 25 punti, seguito a sole due lunghezze dalla Juventus, settima a quota 23. La partita rappresenta un vero e proprio spareggio: per i bianconeri è l'occasione del sorpasso immediato, necessario per riscattare la recente sconfitta in campionato contro il Napoli. Per i rossoblù, reduci dal pareggio contro la Lazio, una vittoria significherebbe consolidare la posizione Champions e distanziare una diretta concorrente di cinque punti.
SERIE A
Bologna-Juventus: gli xG, i dati e le statistiche delle due squadre

Il paradosso del possesso e la conversione
—Il dato più allarmante per la Juventus risiede nel rapporto tra mole di gioco e finalizzazione. I bianconeri mantengono un possesso palla medio elevato (circa il 57,8% in stagione), dominando spesso il campo territorialmente.

Tuttavia, questa supremazia è sterile: la Juventus ha una delle percentuali di conversione tiro più basse del campionato, ferma a un misero 7,4%. Al contrario, il Bologna è l'emblema del cinismo. Pur gestendo meno il pallone, i felsinei vantano un conversion rate del 13,8%, quasi il doppio degli avversari. Questo spiega perché, nonostante un volume di gioco offensivo a tratti inferiore, il Bologna abbia segnato 23 gol contro i soli 18 della Juventus.
xG e individualità: Orsolini vs Vlahovic
—Scendendo nel dettaglio degli Expected Goals (xG), emerge la qualità delle individualità. Riccardo Orsolini sta vivendo una stagione straordinaria, "overperformando" le statistiche: ha segnato 6 gol a fronte di un xG di 5.2, dimostrando una freddezza clinica sotto porta. Anche Santiago Castro (4 gol su 2.8 xG) conferma la tendenza del Bologna a massimizzare ogni occasione creata.

In casa Juve, la situazione è capovolta. Dušan Vlahovic (fermo per infortunio) ha realizzato soli 3 gol in 13 presenze, un bottino troppo magro per chi dovrebbe trascinare l'attacco. L'unica vera luce è Kenan Yildiz, che con 5 reti e un xG di 3.0 sta tenendo a galla il reparto offensivo, risultando spesso l'unico capace di inventare qualcosa negli ultimi trenta metri.
I numeri difensivi di Bologna e Juventus
—Se la classifica sorride al Bologna, è soprattutto grazie a una solidità difensiva che sta sorprendendo. I dati a confronto tra le due squadre evidenziano differenze strutturali significative nel modo di proteggere la porta. La squadra rossoblù si presenta con la terza miglior difesa del campionato (12 gol subiti), alla pari col Napoli e dietro solo alle "fortezze" di Roma (8) e Milan (11). I dati avanzati suggeriscono che il Bologna stia raccogliendo più di quanto seminato. Con un xGA (Expected Goals subiti) complessivo di circa 14.5, la squadra ha subito 2.5 gol in meno del previsto.
Merito di un'organizzazione tattica che costringe gli avversari a tiri a bassa probabilità (low-xG shots) e di un pacchetto arretrato che vince il 62% dei duelli aerei nella propria area. L'indice PPDA (il numero di passaggi concessi all'avversario ad ogni possesso) del Bologna è tra i più bassi della lega (9.8), confermando una riaggressione alta che soffoca le azioni avversarie sul nascere, riducendo il numero totale di tiri concessi verso lo specchio. I bianconeri invece, con 14 reti al passivo, mostrano numeri discreti ma non da vertice.

Il problema della Juventus risiede nella qualità delle occasioni concesse più che nella quantità. I dati di tracciamento mostrano che il 65% dei gol subiti dalla Juventus (circa 9 su 14) arriva da situazioni di transizione veloce o palla persa in uscita. L'xGA per tiro subito è allarmante (0.12), segno che quando gli avversari riescono a tirare, lo fanno spesso da posizioni molto pericolose, lasciando Di Gregorio esposto a situazioni di uno-contro-uno difficili da neutralizzare. Anche per questo, la Juventus ha mantenuto la porta inviolata (clean sheet) solo in 5 occasioni su 14 partite, un dato troppo basso per ambire allo scudetto.
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