Altro giro, altra corsa. Stavolta nel tortuoso tragitto bianconero è tempo di una meta "esotica" e di un avversario semi-sconosciuto, il Pafos. I ciprioti, sconfitti solo dall'onda d'urto del Bayern Monaco, tra le favorite per vincere la Champions, hanno raccolto 6 punti in 5 partite, esattamente quanti ne ha la Juventus adesso. La gara verrà disputata allo Stadium di Torino e, archiviata la sconfitta di Napoli, è lecito attendersi risposte immediate.
Conferenza stampa
Champions League, Juve ecco il Pafos. Spalletti: “Non sarà facile”


Juventus-Pafos, Spalletti presenta il match e si prende le responsabilità
—Luciano Spalletti, che di esperienza ne ha da vendere, ha esordito in conferenza presentando le insidie del match della Juventus contro il Pafos di mercoledì notte: "Il Pafos ha molti giocatori brasiliani e portoghesi che sanno giocare a calcio. Solo col Bayern ha fatto una brutta figura. Ha disputato partite di alto livello, concedendo pochi gol. Molto rocciosi e fisici. Bisognerà vincere i contrasti. Sono ben organizzati sui calci piazzati. 3 dei 4 gol fatti li hanno fatti così. Gli uomini del reparto offensivo sono molto forti. Non dobbiamo subire le loro ripartenze. Hanno qualità per ribaltare le azioni, uscendo dal blocco basso. Non dovremo perdere palle facili e essere sui riferimenti in modo corretto così da non subire ripartenze".
Insomma una ricetta convincente, molto più di quanto non lo sia stata quella usata per provare a scardinare l'arcigna difesa napoletana, come ammesso in conferenza: "Ho giocato senza attaccanti non per pungolarli. Avevo studiato così la partita. Ero convinto che fosse un sistema giusto, ma non ho avuto i risultati che volevo. Non li ho messi in condizione di poter dare il meglio. Li ho danneggiati. Pensavo fosse una partita aggressiva. Ho delle responsabilità. Pensavo che Yildiz portasse sull’esterno Rrahmani e Conceicao facesse la stessa cosa con Buongiorno mettendolo in difficoltà. Questo volevo fare avendo palla. Bisognava avere un fraseggio di qualità. Abbiamo perso 113 palloni stando alle statistiche. I due esterni avrebbero dovuto correre meno. Invece hanno avuto delle difficoltà".
A riguardo della dichiarazione che aveva spiazzato tutti su Yildiz puntualizza: "Ha tantissimo potenziale che voi non avete visto. Ce la sta mettendo tutta, ma ha dei margini di miglioramento. Lo dicevo anche a Kvara al Napoli". "Caso" rientrato, dunque.
Il tecnico pensa alla difesa a 4
—Ancora sicuro delle sue potenzialità e di quelle della squadra afferma: “Perso fiducia? Io ho le stesse certezze e convinzioni che avevo prima di fare l’allenatore della Juventus. Vedendoli in allenamento, cambio le mie sensazioni. A volte li applaudo, altre mi arrabbio. Non cambia niente per me però.”
Sulla difesa a 4: “Li conosco un po’ di più. Si spera di poterli usare tutti e 22, in modo che siano in condizione per allenarsi. Sto attingendo al settore giovanile. Il 4-3-3? Ormai il calcio non sfrutta più davvero questi sistemi, che rimangono solo di passaggio. Ormai quasi tutte le squadre mettono le partite sul piano atletico e dell’intensità. È un’esperienza praticabile”
Tra critiche e delusioni dei tifosi, una buona notizia, anzi due. "Bremer e Rugani? Verranno convocati e staranno in panchina. Non hanno tanti allenamenti nelle gambe. Aumenteranno il minutaggio e gli sforzi fisici in maniera graduale".
© RIPRODUZIONE RISERVATA

