LaFiorentinadel presidente Commisso sta vivendo un periodo decisamente difficile. La Viola è in ultima posizione e con zero vittorie in Serie A. Poco o nulla è cambiato con l'esonero di Pioli e l'arrivo di Vanoli. Anzi la situazione è peggiorata: a Firenze aleggia ora lo spettro della retrocessione. Oggi, in una intervista al quotidiano La Nazione, ha parlato il presidente Commisso che ha ribadito il suo appoggio al tecnico e ha dichiarato: "Siamo tutti responsabili, tutti devono sentirsi responsabili".
Le parole
Crisi Fiorentina, parla Commisso: “Siamo tutti responsabili, Vanoli ha la mia fiducia”


La crisi della Fiorentina
—Per la Viola del presidente Commisso è un periodo a dir poco negativo: zero vittorie in campionato, appena sei punti conquistati (tutti con dei pareggi). La recente sconfitta contro il Sassuolo ha relegato la squadra di Vanoli negli estremi bassifondi del nostro campionato: è ultima, dietro anche al Verona e al Pisa. In città si inizia a parlare di retrocessione in Serie B. A poco, o nulla, è servito esonerare Pioli e mettere al suo posto Vanoli: la squadra non ingrana, Moise Kean, che l'anno scorso segnò 19 reti, è ora fermo a due. La Fiorentina non segna e non vince, la squadra e la sua città stanno vivendo un incubo.

Parla Commisso: "Vanoli ha la mia fiducia"
—Della società, del difficile momento che sta attraversando, ha parlato il presidente Rocco Commisso, intervistato dal quotidiano La Nazione. Per prima cosa, ha voluto parlare di responsabilità, del fatto che tutti debbano sentirsi responsabili di quello che sta accadendo: "Lo siamo tutti, tutti dobbiamo sentirci responsabili". Ha poi dichiarato il suo incondizionato sostegno alla squadra: "Mi manca il contatto con la squadra, il Viola Park e con le persone che ogni giorno ci lavorano. Anche se sono lontano sono sempre aggiornato su quello che succede e sono amareggiato di non poter essere lì per lottare". Infine, ha voluto ribadire il suo appoggio all'allenatore Vanoli, da poco arrivato e già contestato: "Ha la mia massima fiducia. Sicuramente non è lui il responsabile di tutto questo. Paolo si è messo in gioco per la Fiorentina e sta lavorando giorno e notte per tirarci fuori da questa situazione".
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