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La notte araba, oltre ad assegnare la Supercoppa Italiana ad una tra Bologna e Napoli, regalerà una nuova verità su Vincenzo Italiano. Sotto l'albero di Natale il tecnico rossoblù desidera trova quel successo che - oltre a lanciarlo ulteriormente nella storia del club - gli toglierebbe definitivamente la nomea di "Mister Finale", riconoscendolo come allenatore vincente. Le numerose delusioni avute quando allenava la Fiorentina hanno rappresentato la dura strada per arrivare poi al primo trionfo, conquistato a Maggio in Coppa Italia contro il Milan. E ora Italiano vuole regalare a sé e a tutto il Bologna un'altra gioia indimenticabile.
Quella odierna, contro i campioni d'Italia in carica, sarà la quinta finale in carriera per l'allenatore siciliano. Andiamo a ripercorrere i quattro precedenti appuntamenti in cui il 48enne allenatore si è giocato un trofeo. Andando spesso a sbattere , ma riuscendo poi come detto a prendersi la propria rivincita.
Il finale di stagione 2022/23 resterà probabilmente quello più dolce-amaro della carriera da allenatore per Italiano. Nel giro di poche settimane la sua Fiorentina conquista la finale sia in Conference League che in Coppa Italia. E il 23 maggio, a Roma, va in scena l'ultimo atto del trofeo nazionale. La Viola affronta l'Inter di Simone Inzaghi, pronta a sua volta a giocarsi poi pure la finale di Champions League col Manchester City.
La Fiorentina e il suo allenatore si illudono con l'immediato gol di Nicola Gonzalez, che arriva al termine di un'azione degna del migliore "Italiano ball". Alla lunga però viene fuori la superiorità dell'Inter, unita alla maggiore esperienza di Inzaghi in questo tipo di partite. La doppietta di Lautaro Martinez consegna il titolo ai nerazzurri e nega la prima gioia ad Italiano.
Quindici giorni dopo la Fiorentina e il suo allenatore hanno l'immediata possibilità di riscatto. Di fronte, nella finale di Conference League a Praga, c'è il West Ham. Squadra inglese, squadra tosta, ma la Viola è determinata a riportare a casa quel titolo europeo che manca dalla Coppa delle Coppe vinta 62 anni prima.
I toscani fanno la gara, tengono il possesso ma il primo tempo termina senza sussulti. E nella ripresa gli inglese passano su rigore, alla prima vera occasione. La Fiorentina però non si arrende, pareggia con Bonaventura e va a caccia del successo. Tuttavia le numerose occasioni sprecate, vengono poi punite. Al 90' Bowen infatti scappa in contropiede e sigla il gol definitivo. Beffa totale e Italiano sotto accusa, per il posizionamento della difesa ritenuto troppo alto in occasione della seconda rete del West Ham.
La stagione successiva ripresenta alla Fiorentina una seconda chance in Conference League. Ora in finale ci sono i greci dell'Olympiacos. Altra squadra da non sottovalutare, ma la Viola appare piuttosto favorita. Tuttavia per i toscani la pressione si fa sentire, il cruccio delle finali perse l'anno precedente è un tarlo che si fa largo nel cervello minuto dopo minuto.
E di nuovo, dopo una gara priva di grosse emozioni, la Fiorentina si arrende negli ultimi minuti. Stavola ai supplementari, ad un passo dai rigori. Decide El Kaabi, con un colpo di testa che chiude l'esperienza di Italiano a Firenze. Per il tecnico la delusione stavolta è troppo grande, meglio cambiare area e tentare miglior fortuna altrove. Un po' più a nord, a Bologna.
La prima finale persa era stata in Coppa Italia e come a chiudere un cerchio il riscatto, unito al primo trofeo in carriera, di Italiano arriva nella stessa competizione. Dopo aver conquistato subito l'affetto dei tifosi bolognesi, grazie a risultati convincenti e ad un calcio di alto livello, il tecnico piazza la ciliegina sulla torta.
Nell'ultimo atto della Coppa nazionale, contro un Milan mai davvero convincente nell'intero arco del match, i rossoblu pungono con Castro ad inizio ripresa e poi difendono coi denti il vantaggio. Nessuna beffa nel recupero, nessun errore difensivo: stavolta Italiano può davvero gioire.
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