derbyderbyderby calcio italiano Inter, l’ex talento Zinho Vanheusden si ritira a soli 26 anni: “Il mio corpo ne ha abbastanza”

L'annuncio

Inter, l’ex talento Zinho Vanheusden si ritira a soli 26 anni: “Il mio corpo ne ha abbastanza”

Inter, l’ex talento Zinho Vanheusden si ritira a soli 26 anni: “Il mio corpo ne ha abbastanza” - immagine 1
Come un fulmine a ciel sereno arriva la comunicazione dal profilo social dell'ex interista: un video e una lunga lettera annunciano il suo addio al calcio per motivazioni fisiche
Pietro Rusconi

Zinho Vanheusden sembrava destinato a far parte delle rotazioni interiste prima o poi. Un talento coltivato nelle giovanili e poi lasciato crescere in casa sua, allo Standard Liegi. Nel 2021 il ritorno all'Inter con una convocazione in nazionale maggiore da evidenziare. Questo è stato il punto più alto della breve carriera del difensore belga. A causa dei molti infortuni e di una conseguente fragilità fisica, Zinho ha annunciato quest'oggi il suo addio al calcio a 26 anni con un post su Instagram.

L'addio al calcio di Vanheusden

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Vanheusden ha deciso di lasciare lo sport giocato affidandosi a un video con un'enorme didascalia al fianco. I commenti di affetto dei calciatori sono già molti, tra cui troviamo per esempio quelli di Rovella e Calafiori. Il primo frame del video è una scritta "Move On". Andare avanti. Successivamente scorrono le immagini della carriera del giovane difensore, dall'infanzia alla vincente primavera interista, passando per il Liegi, il Malines, L'Az, il Marbella e il Genoa.

Inter, l’ex talento Zinho Vanheusden si ritira a soli 26 anni: “Il mio corpo ne ha abbastanza”- immagine 2

Nel frattempo si può leggere la lunga lettera di addio a cui si è affidato Zinho, con la decisione finale come introduzione al discorso: "Oggi prendo una decisione che non avrei mai pensato di dover prendere a questa età. Dopo 22 anni di calcio — dai miei quattro anni fino ad oggi — la mia vita come calciatore professionista finisce qui".

Il belga ha poi continuato rivolgendo tutta la sua gratitudine per la carriera realizzata: "Il calcio mi ha reso la persona che sono oggi. Mi ha dato una vita che, da bambino, non osavo nemmeno sognare. Dall’andare per anni da piccolo con mio papà a sostenere la mia squadra del cuore a Sclessin, al giocare poi io stesso cento partite per quel club, segnare sotto la curva degli Ultras e persino avere l’onore di esserne il capitano. E non finisce qui… Ho avuto la possibilità di esordire in nazionale e di giocare in Serie A. Tutte cose che sembravano irreali quando ho iniziato.".

Il motivo del precoce ritiro: gli infortuni

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La seconda parte della lettera si concentra invece sulle ragioni e le motivazioni fisiche che lo hanno portato a prendere questa decisione, partendo dal suo terzo crociato rotto: "Accanto a tutto questo, gli ultimi anni sono stati duri. Molto più duri di quanto io abbia mai lasciato trasparire. Infortuni, operazioni, infiltrazioni, farmaci… Ogni volta ho dato tutto per tornare, ma ogni volta diventava più difficile. Cercavo costantemente il mio livello, giocavo troppo spesso con il dolore e vivevo dopo ogni allenamento o partita con l’incertezza di come il mio corpo avrebbe reagito il giorno dopo. Continuavo a lottare per essere il giocatore che volevo essere, ma ogni volta arrivava una nuova battaglia.".

Zinho conclude la lettera rivolgendo un pensiero al futuro, scegliendo di mettere la famiglia come priorità della sua vita: "Nel mio cuore vorrò sempre restare un calciatore, ma il mio corpo mi dice già da un po’ che è abbastanza. Ed è per questo che — per rispetto verso me stesso, verso la mia salute e verso la mia responsabilità come padre — prendo questa decisione. Per quanto irreale possa sembrare mentre lo scrivo. Ma voglio poter camminare senza dolore nella mia vita, giocare con mio figlio e godermi la vita con la mia famiglia… Non so come sarà svegliarsi senza il calcio, ma è qualcosa che ora scoprirò".