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I precedenti

Italia ai Mondiali, per la quarta volta si passa dai playoff

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Solo nel 1997, grazie al pareggio a Mosca ed alla vittoria a Napoli, l'Italia guadagna l'accesso ai mondiali tramite i playoff. A Milano contro la Svezia ed a Palermo contro la Macedonia, le cose non sono andate bene. Qui, la storia dei precedenti.
Michele Bellame
Michele Bellame Redattore 

La nazionale italiana dovrà disputare un'altra gara per accedere ai mondiali. L'Italia, a marzo, giocherà contro l'Irlanda del Nord e, in caso di vittoria, sfiderà la vincente fra Galles e Bosnia, fuori casa. Non ci saranno alibi per la selezione di Gattuso, che ha commentato così il sorteggio: "Siamo competitivi, ma fragili mentalmente. Studieremo gli avversari, miglioreremo, e poi penseremo al modulo".

Quella contro l'Irlanda del Nord, partita prevista per il 26 marzo a Bergamo, sarà il quarto spareggio che la nazionale italiana disputerà per accedere ai mondiali di calcio. La prima volta è successo nel 1997, poi più recentemente nel 2017 e nel 2022. Ci sono state occasioni in cui l'Italia aveva fallito l'approdo alle competizioni Fifa o Uefa già nella fase a gironi: è stato il caso dei mondiali 1958, e degli europei del 1992.

Italia ai Mondiali, la quarta volta ai playoff: la storia dei precedenti

1997, Russia: l'Italia passa a Napoli

Così come questa volta a Bergamo, il turno di accesso ai mondiali del 1998 in Francia si disputava in doppia formula andata e ritorno. La sorte accoppiò l'Italia con la Russia. L'andata, si giocò proprio nella capitale, a Mosca, il 29 ottobre del 1997. Era la partita d'esordio di Gianluigi Buffon, e si giocò in condizioni ai limiti della praticabilità vista l'abbondante nevicata che imbiancò la città. Il risultato d'andata finì 1-1: al gol di Vieri, seguì l'autorete di Fabio Cannavaro.

La partita di ritorno si giocò al San Paolo di Napoli: il clima era decisamente più mite rispetto alla fredda Mosca, ed il San Paolo era strapieno per sostenere la nazionale di Cesare Maldini. Alla selezione azzurra, bastò la rete di Casiraghi per portare a casa la vittoria e per accedere, quindi, ai mondiali di Francia '98.

2017, Svezia: Ventura sulla graticola

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Passano vent'anni da quel match a Napoli. La grande distanza nel gruppo G dalla Spagna, determinò quindi la destinazione playoff. La tanta distanza dagli iberici era determinata non solo per gli scontri diretti falliti contro gli spagnoli, ma anche per qualche vittoria che non era arrivata, come quella contro la Macedonia. Per raggiungere i mondiali di Russia 2018, quindi, nuovamente playoff. Dal sorteggio, uscì la Svezia. La gara d'andata si giocò alla Friends Arena di Solna: 1-0 per i padroni di casa, decideva il gol di Johansson al 61°. Il ritorno, a Milano, finì 0-0. Nei giorni successivi, Giampiero Ventura era l'uomo più odiato della penisola e tutti volevano la sua testa.

2022, Macedonia del Nord: Italia eliminata nuovamente

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"Ma no, dai, è impossibile che l'Italia fallisce un'altra volta l'accesso ai mondiali! E poi, abbiamo appena vinto gli europei: stavolta andrà diversamente".

L'Italia di Mancini chiudeva al secondo posto il Girone C, alle spalle c'era la Svizzera: lo scontro diretto con gli elvetici, finì 1-1 all'Olimpico di Roma; tre giorni dopo, l'Italia pareggiava 0-0 contro l'Irlanda del Nord. Questi due pareggi, costrinsero l'Italia a giocare i playoff per i mondiali in Qatar 2022 per la seconda volta consecutiva. Lo spareggio prevedeva una semifinale, prima del match decisivo: a Palermo, c'era la Macedonia del Nord. La squadra azzurra collezionò ben 32 tiri, quella sera al Barbera. Poi, una conclusione dalla distanza di Trajkovski (ex attaccante del Palermo dal 2015 al 2019), decise la partita a favore della nazionale balcanica al 92° minuto.

2026, Irlanda del Nord: il 26 marzo il primo turno

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La Norvegia era troppo più forte dell'Italia, l'altra sera a San Siro era evidente la disparità tecnica ma soprattutto fisica. Ancora un secondo posto, guadagnato prima da Spalletti e poi da Gattuso. Il terzo playoff consecutivo d'accesso alla coppa del mondo, è ormai il presente, la contemporaneità, della storia della nazionale di calcio italiana. Ricordarsi dei periodi passati è soltanto tossico, e anche l'opinione pubblica andrebbe allineata a quella che è la vera realtà del calcio italiano, senza pensare ai mondiali vinti e al recente europeo portato a casa.