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Si è chiusa un'altra tre giorni di Champions League, con alcuni bocconi amari da digerire in fretta e qualche gioia per le italiane. Nella sesta giornata della League Phase, sorridono Atalantae Juventus, mentre cadono Inter e Napoli.
Quinta in Champions, l'Atalanta pare voler perseguire una strada alquanto contraddittoria in stagione. Bella e vincente in Europa, zoppicante e irriconoscibile a tratti in campionato. Difficile farle indossare un abito identitario in un'annata che vede la Dea viaggiare a due velocità assai diverse. 13 punti in Champions sono oramai una garanzia matematica per De Ketelaere e company in vista dei playoff. Ciononostante, la prospettiva di un accesso diretto agli ottavi è tutto fuorché follia. A gennaio, prima il Bilbao a Bergamo, poi l'Union Saint-Gilloise in Belgio saranno tappe fondamentali per la formazione di Palladino che, all'amaro italiano, vuole continuare a alternare il prelibato dessert della Champions. In Serie A, il prossimo avversario è il Cagliari di Fabio Pisacane.
Chi gocce di amaro sembra ingerirle di frequente, non solo da quest'anno, ma già da alcune stagioni, è la Juventus. Sì vittoriosa contro il modesto e non irreprensibile Pafos, appare ancora persa tra dubbi amletici su quale sia il proprio DNA e un'idea di gioco ancora da costituirsi. Lo Stadium di Torino, dopo un'ondata travolgente di fischi a fine primo tempo, ha applaudito i ragazzi di Spalletti, riconoscendo quantomeno il cambio di passo della ripresa. Certo ora in campionato arrivano Bologna e Roma e il mese si fa sempre più impegnativo. In Europa, invece, i bianconeri sono attesi da Benfica (in casa) e Monaco (in trasferta). Avendo 9 punti, basterebbero due pareggi per essere sicuri di stare nelle prime 24. Gli ottavi diretti restano decisamente complicati, con una possibilità che si attesta poco oltre il 3%. Servirebbe vincere le due gare rimanenti, magari con un buono scarto di gol, sperando in un improbabile incastro di risultati delle altre.
Posto che per l'Inter la gara sia stata decisa da un rigore generosissimo assegnato dall'arbitro dell'incontro, non è stata una grande notte in generale per Chivu. Perde sul campo e perde anche per infortunio Calhanoglu e Acerbi. Una notte stonata in un percorso di una squadra tanto forte e caparbia con le "piccole", quanto remissiva e inefficace con le grandi. Un'altra sconfitta, la sesta stagionale, non condiziona i giudizi, ma certamente fa suonare un campanellino. Intanto la squadra è ancora dentro le prime 8 posizioni utili per gli ottavi diretti e, pur attesa da altre due sfida di spessore con Arsenal e Dortmund, l'obiettivo sembra alla portata, anche se più difficile ora. Servono 4 punti in due gare e il Dortmund ha pareggiato in casa con il piccolo Bodo... Mentre in campionato, arriva il Genoa, rinfrancato dalla cura de Rossi e avversario tutt'altro da sottovalutare.
Il Napoli è la squadra che oramai non lascia più attoniti e stupiti. Travolgente in Serie A, appena sufficiente in Champions. Sì, appena perché il margine per uscire dalle prime 24 piazze della graduatoria si è assottigliato tremendamente e, dovendo giocare a Copenaghen la prossima e col Chelsea in casa all'ultima, le nubi nella testa di Conte si addensano. Frattanto, c'è un campionato che non aspetta e l'Udinese in trasferta domenica alle 15 è una squadra complicata da affrontare. Poi sarà tempo di Supercoppa, trofeo che come tutte le coppe che non siano dei campionati nazionali, potrebbe far soffrire ancora la banda azzurra.
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