derbyderbyderby calcio italiano Jesse Lingard termina l’esperienza in Corea: “Mi sento più maturo e responsabile”

IL CAMBIAMENTO

Jesse Lingard termina l’esperienza in Corea: “Mi sento più maturo e responsabile”

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L'ex Red Devil ha costruito la fetta recente della sua carriera in Corea del Sud. Tra esperienze culinarie, rapporto coi tifosi e passione per un calcio profondamente diverso, sembra aver lasciato un pezzo di cuore in Oriente
Francesco Lovino

Trequartista, ala destra e ala sinistra, Jesse Lingard ha vissuto una carriera fin troppo breve in Europa. Non solo i ruoli, ma soprattutto squadre ne ha cambiate il classe '92. Leicester, Birmingham, Derby County, West Ham, Nottingham Forest, ma soprattutto Manchester United hanno segnato un legame profondo con il calcio del Vecchio Continente. Da un paio di anni a questa parte ha però deciso di trasmigrare e il Seoul FC è diventato la sua nuova casa, a quanto pare molto accogliente ed ospitale.

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Lingard sull'addio all'Europa: "Volevo solo allontanarmi e dare davvero il massimo nel calcio"

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Chi si sognerebbe mai di giocare in quello sperdutissimo posto della penisola coreana. D'altra parte, per chi è stato trent'anni in Inghilterra, diventando ricco e famoso, non è un piccolo cambiamento. Si tratta, piuttosto, di intraprendere un'altra parte della propria vita, pur tenendo intatti i legami con quella passata. A proposito, la vita di Jesse Lingard, ne ha avute di difficoltà, tra campo e extra con tanto di fase depressiva e lutti familiari. Questi alcuni estratti sulla sua esperienza a migliaia di chilometri da Manchester: "All'inizio sono rimasto scioccato perché non sapevo nulla di Seoul. Ma quando ho iniziato a pensarci, ho pensato che potesse essere un'occasione per resettare, per allontanarmi dal rumore di Manchester. Ci sono molte distrazioni [a Manchester]. Puoi essere coinvolto a uscire e cose del genere.Volevo solo allontanarmie dare davvero il massimo sulla parte del football."

Sulla scomparsa della cara nonna del novembre 2023: "È stato davvero difficile perché ero così vicino a lei. Ero sempre a casa sua quando ero più giovane. Ma pensavo fosse Dio che diceva: 'Stai con lei, stai con la tua famiglia. E aspetta fino a gennaio.' È stato allora che è entrata Seoul."

L'amore dei tifosi, le difficoltà di ambientamento e l'addio social

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L'8 febbraio2024 ha sottoscritto l'accordo con il club coreano ed è diventato il settimo calciatore inglese a militare in K-League. Integrarsi non è stato semplice all'inizio, soprattutto per un alfabeto completamento diverso da apprendere. Fortuna ha voluto che lì un po' di inglese si parli: "La maggior parte dei giocatori parlava bene inglese. Il manager, Kim Gi-dong, mi ha parlato tramite un traduttore, anche se nel secondo anno ha imparato qualche parola in inglese".

I tifosi dello United difficilmente di dimenticano e difatti così si è espresso a riguardo: "Ho creato un legame così forte in questi ultimi due anni con i giocatori e i tifosi che sarebbe stato di nuovo emozionante. Penso di aver lasciato un'eredità forte"

"Sento di essere più maturo ora, più responsabile" ha affermato. L'integrazione passa inesorabilmente anche dal cibo e da una cultura molto diversi: "La loro cultura è che aspettano sempre che la persona più anziana a tavola inizi a mangiare per prima. Quindi, il mio cibo non è arrivato e il loro era lì e non mangiano. Stavo dicendo loro: 'Mangiate. Il mio sta arrivando.' E loro rispondevano: 'No, non possiamo.' Potrei letteralmente lasciare il mio cibo, non toccarlo, e loro non potrebbero toccare il loro. È stato uno shock per me". Ora ecco una nuova vita e l'addio al club lo ha dato lui stesso sui social, pronto a un nuovo capitolo della sua carriera.