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Arrivano anche le parole di Antonio Conte sulla vittoria del Napoli contro la Juventus, per 2 a 1. I partenopei si prendono tre punti che valgono la vetta in solitaria, almeno per una notte, grazie alla doppietta di Rasmus Hojlund. Con questa vittoria, Conte chiude l'anno solare da imbattuto, non accadeva dal 1987.
IL MOMENTO DEL NAPOLI - "Abbiamo cominciato questo ciclo probante, iniziato con l'Atalanta in casa, che ci porterà a giocare con squadre importanti. Non potevamo sbagliare col Qarabag, poi siamo andati a Roma, poi l'impegno in coppa, e oggi con una grande come la Juve. Mercoledì, continueremo, contro il Benfica: quel che mi sento di dire è solo grazie a questi ragazzi. In un momento di grande difficoltà oggettiva, perché l'ultimo infortunato è stato Lobotka nel riscaldamento col Cagliari, e sono situazioni che ammazzerebbero chiunque. Però, noi, rimaniamo vivi, e dobbiamo averne merito. I calciatori si sono assunti grande responsabilità, dimostrando di crescere anche come uomini: questa, è la cosa più bella. Lo spirito, l'atteggiamento, l'entusiasmo contagioso, è evidente. D'altronde, non avremmo fatto cinque vittorie contro queste squadre".
TESTA E CUORE - "Reagiamo e continuiamo a reagire. Questi ragazzi stanno facendo qualcosa che rende orgogliosi tutti i tifosi. Il Napoli, questo Napoli, e questi ragazzi, stanno seguendo una crescita lampante. Tutti sono responsabili e tutti hanno capito il momento: chi gioca di più e chi gioca di meno. Posso solo ringraziarli, perché se stiamo così in alto è solo merito loro. Al di là della vittoria di oggi contro una grande squadra, deve passare il messaggio di un momento di grande difficoltà che stiamo combattendo per i tifosi. Tutto parte dalla testa: testa, cuore, e poi gambe. Mentalmente siamo forti. Nonostante la difficoltà, siamo pronti a dare tanta energia. L'aspetto mentale, celebrale, è quello più importante ed è anche quello più difficile su cui lavorare. Grazie a questo, sono tranquillo anche nel momento di difficoltà".
L'EFFETTO DEL MARADONA - "Giocare qui è una spinta in più. Noi ci crediamo. L'annata si chiude in questo modo e siamo molto contenti. In un momento di grande difficoltà, comunque siamo cresciuti. Questo mi da gioia, mi rende molto difficile: il calciatore arriva fino ad un certo punto, poi arriva l'uomo. Spesso e volentieri sprofondi, e invece ci siamo ancora di più responsabilizzati: non era scontato. Io ho fatto il calciatore, e so benissimo che non è semplice. Mi sento veramente di ringraziarli. C'è spirito, c'è energia fra di loro, crediamo in quel che facciamo: non abbiamo paura di niente".
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