derbyderbyderby calcio italiano Napoli e il grande nodo Osimhen: ecco i club interessati al nigeriano
Serie A

Napoli e il grande nodo Osimhen: ecco i club interessati al nigeriano

Federico Grimaldi
Federico Grimaldi
Tra l'Arabia e la Turchia, il futuro dell'attaccante nigeriano sembra essere molto lontano dall'Italia
00:12 min

Solamente due anni fa eravamo protagonisti di un'altra storia: Napoli campione d'Italia e Osimhenacclamato come uno dei migliori attaccanti al mondo. Oggi, nel 2025, una sola cosa è cambiata: l'affetto partenopeo nei confronti del nigeriano. Il rapporto idilliaco che si era costruito negli anni, è stato spezzato da un atteggiamento poco professionale dell'ex Lille, che è riuscito ad annullare tutto quello di buono fatto col Napoli. Ed ora, quale futuro per lui? Difficile a dirsi, ma una cosa è certa: non sarà più un giocatore azzurro. Scopriamo quali sono i club interessati a lui.

Osimhen, tra Galatasaray e Arabia: un futuro tutto da scrivere

—  

Strano a dirsi, ma ad oggi il futuro di Osimhen oscilla tra la Turchia e l'Arabia. Un attaccante che ha dimostrato così tanto e con ancora tanto da dare al calcio (26 anni) è richiesto principalmente in campionati, per così dire, "minori". Con la maglia del Galatasaray ha fatto una stagione straordinaria, grazie anche alle vittorie del campionato e della coppa. Ha conquistato i tifosi e in poco tempo è diventato il beniamino di un'intera popolazione. La squadra di Buruk lo vorrebbe con se, ma fino ad oggi, solo un'offerta poco chiara è stata presentata al banco di De Laurentis. Il presidente del Napoli è stato chiaro: "Volete Osimhen? Dovete pagare". Non si schioda dalla sua posizione, a tal punto, che sarebbe disposto a lasciarlo fuori rosa fino alla fine della scadenza del contratto. Le altre richieste, invece, arrivano dall'Arabia: dove sarebbe in pole l'Al Hilal di Simone Inzaghi.

Destinazioni esotiche, sicuramente ricche, ma che spegnerebbero le possibilità di diventare uno dei migliori attaccanti al mondo. In Inghilterra, ad inizio anno, si era paventata un'idea United. Ma ad oggi, sembra che la squadra di Amorim sia intenzionata a puntare su nuovi prospetti. Nemmeno l'Arsenal ha messo gli occhi su lui, nonostante potesse rappresentare un profilo perfetto per il gioco di Arteta. Un attaccante con uno strapotere fisico come nessun altro, con un fiuto del gol che in pochi hanno, non riesce a trovare il posto giusto per dare sfogo alle sue qualità. Quale è il problema maggiore? Sicuramente il lato caratteriale incide molto e squadre blasonate come lo United o l'Arsenal, non vogliono avere a che fare con giocatori che porterebbero più problemi che benefici.

La soluzione Italia, sponda Juve è plausibile?

—  

Suggestiva, quasi romantica, ma terribilmente difficile da realizzare. L'ipotesi Osimhen alla Juventus è stata più di un'idea tra le scrivanie del calciomercato, alimentata da incastri possibili e reciproche necessità tecniche. Ma oggi, quella pista sembra sempre più sfumata, quasi utopica. Il Napoli conosce bene le dinamiche di certe cessioni “scomode” – l’eco del trasferimento di Higuaín in bianconero è ancora vivo – ma questa volta un atto secondo appare improbabile. Non solo per una questione economica, ma anche per un equilibrio interno che De Laurentiis non intende destabilizzare.

Eppure, dal punto di vista tecnico, Osimhen sarebbe perfetto per il calcio verticale di Igor Tudor. Pressing alto, profondità immediata, attacco dello spazio: il nigeriano rappresenta l’archetipo dell’attaccante ideale per l’allenatore croato. Non a caso, la Juventus si sta interrogando sul futuro di Vlahovic, che non ha mai davvero convinto, né sposato il gioco aggressivo che il nuovo allenatore vuole portare a Torino.

Victor Osimhen, 25 anni, in campo contro il Rizespor (Foto: Getty)

Il problema resta l’identità incerta del mercato juventino: si compra, si vende, ma manca ancora una visione netta, uno slancio vero verso l’alto. In questo contesto di attesa e ambiguità, Osimhen avrebbe anche dato l'ok di massima alla destinazione, attratto dal progetto e dalla possibilità di rilanciarsi in un contesto competitivo. Ma la sensazione è che, almeno per ora, il suo futuro resti lontano da Torino, congelato tra cifre altissime e incastri troppo fragili per concretizzarsi davvero.