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La Fiorentina cambia ancora. Al terzo allenatore in tre stagioni, attorno ai viola c’è la solita curiosità che aleggia su una squadra quando un nuovo tecnico prende le redini. L’obiettivo dichiarato da Stefano Pioli, di ritorno a Firenze, è la Champions League. Vediamo come schiererà i suoi uomini in questa stagione.
Il primo nodo da sciogliere riguarda il modulo che Pioli intende utilizzare. Pochi dubbi in tal senso: sarà difesa a tre. Il tecnico parmense, in questa pre-stagione, ha fatto ricorso al 3-5-2, al 3-4-2-1 e anche al 3-4-1-2, quindi non ci sono grandi margini di discussione. Grande certezza anche tra i pali, dove De Gea è sicuramente il titolare davanti a Martinelli e Lezzerini.
Passiamo alla difesa, come detto a tre. La Fiorentina dispone di diversi centrali di buon livello, quindi potrebbero esserci rotazioni importanti in corrispondenza degli impegni europei. Tuttavia, i titolari dovrebbero essere Ranieri sulla sinistra, Pongracic in mezzo e Comuzzo sul centrodestra. Il ballottaggio più serrato è quello tra Pongracic e Marì, mentre Viti e Kouadio partono un passo indietro nelle gerarchie. Gerarchie chiarissime anche sulle fasce: a sinistra Gosens, a destra Dodò. Il tedesco e il brasiliano sono i due giocatori di riferimento per i rispettivi ruoli. Alle loro spalle Parisi e Fortini.
Più difficile decifrare la situazione in mezzo al campo. Chi è certo di trovare spazio è Fagioli. L’ex Juventus sa come rendersi utile sia in un centrocampo a due che a tre e quindi Pioli lo schiererà con grande regolarità. Tanta la concorrenza per affiancare Fagioli. Da Sohm, che in questo momento pare il più quotato, a Ndour, passando per Richardson e Mandragora. Quest’ultimo ha vissuto un’estate travagliata, tra voci di mercato e un piccolo infortunio. Quando tornerà a disposizione, presumibilmente tra la prima e la seconda giornata, vedremo realmente se Pioli punterà su di lui.
In attacco il totem è ovviamente Moise Kean. Gudmundsson ha invece convinto in pre-season, candidandosi a titolare fisso. Resta libera solo una maglia da titolare. Se la contendono i centrocampisti, per un 3-5-2 o 3-5-1-1 che dir si voglia, e i giocatori più offensivi. Magari il neo-acquisto Fazzini, con un 3-4-2-1 che abbinerebbe la qualità dell’ex Empoli a quella di Gudmundson. Infine occhio anche all’opzione 3-4-1-2, con Dzeko e Kean insieme dal primo minuto per una coppia d’attacco che ha pochi eguali nel nostro campionato.
Sul piano del gioco Pioli chiederà ai suoi un maggior fraseggio dal basso. Fondamentale, oltre a Fagioli, che di fatto sarà il perno della squadra, anche il ruolo dei due quinti, Dodò e Gosens. Se quest’ultimo è principalmente un incursore, bravo a chiudere le azioni sul secondo palo, il brasiliano dovrà invece rendersi più partecipe in fase di costruzione, stringendo anche in mezzo al campo. Infine, centrale anche il ruolo di Gudmundson. L’islandese, con i suoi movimenti tra le linee, dovrà essere bravo a rifinire per gli attaccanti. Infine, novità anche in fase di non possesso, con un pressing più alto e intenso che Pioli aveva già proposto al Milan e che aveva dato buoni risultati.
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