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Juventus-Roma, i cinque momenti più iconici: da Turone a Bonucci

Mattia Celio
Mattia Celio Redattore 
Dal gol annullato a Turone in dubbio fuorigioco alla rete di Bonucci in netto offside. I momenti iconici della rivalità tra la Vecchia Signore e la Lupa.
00:19 min

Il big match della 16^ giornata di Serie A si gioca questa sera all'Allianz Stadium. Alle 20.45 va in scena Juventus-Roma, una partita che può dire molto sulle ambizioni di entrambe le squadre. La rivalità tra i bianconeri e i giallorossi è una delle più sentite in Italia con partite e momenti che sono rimasti nella storia e che ancora oggi lasciano molto su cui discutere... e ribattere. Rivediamo i cinque momenti più iconici.

Juventus-Roma, una rivalità che lascia ancora molto da dire: la top 5 dei momenti più iconici

1. 10 maggio 1981: "Er gol de Turone era bono"

La rete di Maurizio Turone annullata per dubbio fuorigioco. (Fonte Wikipedia)

Nonostante siano passati 44 anni quel momento i giallorossi lo ricordano ancora come se fosse ieri. Il 10 maggio 1981 Juventus e Roma si giocano lo scudetto nello scontro diretto. La classifica vede i bianconeri primi con 39 punti, giallorossi dietro a 38. Squadre separate in classifica da una sola lunghezza. La partita che si gioca al Comunale di Torino può essere decisiva.

Data la posta in palio, la tensione è altissima e la sfida, che si gioca su un campo molto pesante per le abbondanti piogge, scivola via fra risse e calcioni. Sembra quasi più un incontro di lotta libera con l'arbitro che ha il suo bel da fare. Al 62' Furino, già ammonito, entra con il piede a martello su Maggiora all'altezza della metà campo. Il direttore di gara estrae il secondo giallo e lo espelle. La Juventus costretta a giocare mezz'ora in inferiorità numerica.

Ma il momento clou arriva al 75'. Bruno Conti scodella dalla trequarti per Pruzzo, che di testa prolunga a centro area. Sul pallone si lanciano Falcão e il libero Turone, che anticipa anche il compagno e con un preciso stacco di testa in tuffo batte Zoff. E' la rete che può valere il tricolore per la Roma ma uno degli assistenti dell'arbitro alza la bandierina e annulla per fuorigioco. La partita termina 0-0 e alla fine saranno i piemontesi a cucirsi lo scudetto sul petto con due punti di vantaggio sulla Lupa.

2. 18 novembre 1990: ritorna il Totò Schillaci delle Notti magiche

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La sfida contro la Roma del 18 novembre 1990 è una delle poche gioie della Juventus di Luigi Manfredi che, comunque, in quella giornata ha il grande piacere di rivedere in campo il Totò Schillaci delle Notti Magiche. L'attaccante siciliano non vivrà una stagione molto entusiasmante: appena 8 reti in 42 partite stagionali. Tre di queste le realizza proprio in quel memorabile pomeriggio contro i giallorossi.

Nonostante a partite meglio sia proprio la Roma, i bianconeri colpiscono due volte nel giro di 6 minuti con il bomber di Italia 90, al 23' e al 29'. Due colpi che causano ai giallorossi un tracollo psicologico tanto che nella ripresa l'attaccante siciliano si prende la scena prima provocando un autorete di Aldair al 55' e poi realizzando la sua terza marcatura al 61' con un destro al volo all'incrocio dei pali. Al 90' ad andare a segno è Roberto Baggio che fissa il risultato finale sul 5-0. Schillaci non riuscirà a ripetere i grandi numeri della stagione precedente in maglia bianconera (21 reti) e in quell'annata sarà ricordato più che altro per la "minaccia" a Fabio Poli ("Ti faccio sparare").

3. 6 maggio 2001: la zampata di Nakata nella sfida scudetto

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Il 6 maggio 2001, precisamente una settimana dopo il derby pareggiato 2-2, la Roma è di scena al Delle Alpi contro la Juve. La classifica in quel momento vede i giallorossi a 63 punti, seguiti da Juve a 57 e Lazio a 56. Una sfida dunque che può riaprire o chiudere il discorso scudetto. 65.000 spettatori, di cui ben 10.000 giallorossi che vanno ben oltre i 3900 biglietti disponibili per il settore ospiti. Le premesse per una partita emozionante vengono premiate dopo neanche 5 minuti.

Al 4’ minuto infatti sblocca il risultato Alex Del Piero con un bel colpo di testa su uscita a vuoto di Antonioli, mentre solamente due minuti dopo ci pensa Zinedine Zidane, con un destro potentissimo, ad affettare la difesa e segnare il gol del raddoppio. Per la Roma è una botta tremenda. Il primo tempo si chiude sul 2-0 per i bianconeri. Al 60' Capello si rende protagonista di una mossa coraggiosa quanto clamorosa: fa uscire uno spento Totti e fa entrare il giapponese Nakata.

Al 79’ arriva l’episodio che cambia la partita: la Juve sta controllando palla a centrocampo senza troppa difficoltà, quando a un certo punto Tacchinardi si fa anticipare proprio da Nakata. Il giapponese arriva fino al limite dell’area ed esplode un bolide di destro che si insacca all’incrocio dei pali: 2-1 e partita riaperta. La Juve accusa il colpo e la Roma si butta alla ricerca del pareggio come impazzita. Al 90' Nakata ritenta un nuovo tiro dalla distanza, Van Der Sar poco impeccabile e Montella approfitta per ribattere in rete in acrobazia: 2-2 e settore ospiti letteralmente in delirio. Un mese dopo la Roma si cucirà il suo terzo tricolore dopo un finale di stagione incandescente.

4. 23 gennaio 2010: "Ride bene chi Riise ultimo"

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Quando si parla di Juventus-Roma non si può allora certo dimenticare la rete che lanciò i giallorossi nella lotta scudetto contro l'Inter di Mourinho nel 2010. Se non fosse stato per John Arne Riise sicuramente il campionato sarebbe stato meno divertente e chiuso con diverse giornate di anticipo, ma grazie al norvegese quella stagione è destinata ad entrare nella storia della Serie A.

Il 23 gennaio, in una serata gelida, i bianconeri e i giallorossi danno vita ad una partita da far restare con gli occhi incollati al televisore. Il primo tempo non inizia bene per la Lupa che perde Toni per infortunio. Nella ripresa il ritmo si fa più elevato e Alessandro Del Piero porta i padroni di casa in vantaggio al termine di un'azione ingegnata da Diego e finalizzata dal capitano bianconero con un sinistro al volo che ha baciato il palo ed è finito alle spalle di Julio Sergio.

15 minuti dopo Grosso rovina tutto commettendo un fallo ingenuo su Taddei in area di rigore. Dal dischetto Totti batte Buffon e riporta la situazione in parità. Proprio il portiere bianconero viene espulso per un fallo, guarda caso, su John Riise lanciato a rete. Proprio il norvegese, quando il match sembrava incanalarsi sui binari del pareggio, ha indovinato il tap-in vincente di testa. La Roma espugna Torino e vola al terzo posto a +5 sulla Juve.

5. 5 ottobre 2014: la peggiore giornata di Rocchi

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Il rigore (che non c'era) accordato alla Juve per un fallo di mano in barriera di Maicon. Il gol di Tevez con espulsione di un polemico Garcia che accoglie il vantaggio bianconero mimando all'arbitro il gesto del violino. La rete decisiva di Bonucci viziata da un'evidente fuorigioco di Arturo Vidal. In quel Juventus-Roma dell'ottobre 2014 è successo proprio di tutto tanto che l'arbitro Rocchi ha definito quella sfida "la giornata peggiore della mia vita".

L'arbitro fiorentino lo si potrebbe definire il man of the match di quella sfida. Dopo i due episodi del primo tempo, anche nella ripresa il 52 enne ne combina una grossa concedendo ai bianconeri un altro rigore dubbio. Questa volta per un intervento di Pjanic su Pogba, un tocco impercettibile anche questo accaduto al di fuori dell'area di rigore. La rete di Bonucci è la goccia che fa traboccare il vaso. La squadra di Allegri vince 3-2 e mantiene la testa della classifica, mentre la Roma se ne va furibonda con tanto da ridire al direttore di gara.