Il sindaco di Milano Beppe Sala è tornato a parlare sulla questione stadio San Siro. Durante un'intervista a Non Stop News su Rtl 102.5 il primo cittadino del capoluogo lombardo ha fatto il punto sull'annosa trattativa in atto con Inter e Milan. Le prime previsioni auguravano una chiusura della vicenda entro luglio; invece, a causa di complicazioni in seguito alla nuova inchiesta sull’urbanistica milanese, tutti i discorsi sono stati rimandati a settembre.
Le parole
San Siro, il sindaco Sala: “Voglio chiudere la trattativa con Inter e Milan”

Le parole del sindaco Sala sulla questione dello stadio San Siro

"Vedremo a breve cosa succede e se ci saranno novità. Noi dobbiamo passare per il Consiglio Comunale, perché le transazioni che riguardano delle proprietà pubbliche devono essere concordate e approvate dal Consiglio”, ha sottolineato il sindaco Sala nel suo intervento radiofonico.
Il tema San Siro è diventato ormai una delle principali battaglie del suo mandato, tanto da farlo divenire quasi una sfida personale: “Ci sto lavorando da parecchi anni: prima abbiamo pensato a una cessione temporanea o provvisoria, poi abbiamo approvato la via della ristrutturazione, e infine ora siamo alla vendita". Certo, bisognerà passare dal Consiglio, come detto in precedenza, ma il primo cittadino non vuole lasciare nulla di intentato, e per questo si è detto favorevole alla cessione: “Voglio avere la coscienza a posto e fare il mio lavoro fino alla fine. Poi vedremo se la politica seguirà questa via”.
Infine, ai microfoni di Rtl 102.5, Beppe Sala ha affrontato anche la questione dell'innovazione e della necessità di rendere gli impianti più moderni, al passo con quelli del resto d'Europa: “Essendo una persona che ha sempre viaggiato per il mondo ed essendo ancora oggi curioso di quello che succede nel mondo, le grandi città normalmente hanno bisogno di stadi nuovi. E San Siro non è nuovo. Qui mi fermo perché so che sarà motivo di polemiche. Ma non facendo niente, apparentemente va tutto bene, però la contemporaneità deve spingere al cambiamento. E Milano è una città del cambiamento”.
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