derbyderbyderby calcio italiano serie a Sgambetto del Cagliari alla Roma, Inter travolge il Como e stasera c’è Napoli-Juve: come cambia la classifica

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Sgambetto del Cagliari alla Roma, Inter travolge il Como e stasera c’è Napoli-Juve: come cambia la classifica

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La sconfitta della Roma a Cagliari, 0-1, fa pensare a riguardo delle reali potenzialità della squadra di Gasperini. Il campionato, intanto, è più vivo e incerto che mai.
Francesco Lovino

La Roma perde a Cagliari, 1-0, frastornata prima dal rosso comminato a Celik, poi dalla rete decisiva di Gaetano. Dubbi sui reali obiettivi della squadra affiorano inesorabilmente. Al momento resta quarta forza del campionato a 3 punti dal vertice, mentre il Cagliari balza in avanti, con 14 lunghezze, sempre in attesa che giochino anche le altre.

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"La Roma è la più bella sorpresa di questa stagione!", "Guarda com'è visibile la mano di Gasperini", "Difesa impermeabile e giocatori valorizzati" sono solo alcuni degli slogan che hanno alimentato l'entusiasmo dei tifosi in questi primi mesi del campionato. Parliamoci chiaro.

La Roma ha una buona rosa e Gasperini ha dei valori indiscutibili; che possano fare bene quest'anno è assai probabile. Nonostante ciò, bearsi delle tante vittorie senza farne un'analisi trionfalista e pessimista al contempo significa ammettere che questa Roma non è poi così diversa da quella creatura di Ranieri, tanto solida e compatta dietro, quanto cinica e spietata davanti. Pochi, forse pochissimi gol presi; altrettanti o leggermente più quelli segnati. Il risultato è esattamente quanto visto la scorsa stagione. Che problema c'è allora, dato che quella squadra ha avuto il rendimento migliore d'Europa nel girone di ritorno? Beh sta solamente nel fatto di doverlo riconoscere, senza che ogni azione giallorossa sia annoverata quale emblema del "calcio gasperiniano".

Roma

AAA Cercasi "vera" lotta per lo scudetto

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Lo Scudetto, mai come nel girone d'andata, può essere sognato legittimamente da tutte le tifoserie. Compresa quella giallorossa, che sa come galoppare la cresta dell'onda ottimistica. La squadra ha delle individualità, ancora però non appare oggettivamente all'altezza di top team come Inter e Napoli. Inoltre, la qualità del gioco espresso, se non sporadicamente, si affida all'estro di Dybala e Soulé, alle sgroppate di Wesley, alle parate salvifiche di Svilar. Calcio sfavillante e intensità di alto valore sono più l'eccezione che la regola costante e negarlo sarebbe presuntuoso prima, delittuoso poi. Così dopo la sconfitta a Cagliari, secondo ko di fila in campionato, è lecito aspettarsi il salto di qualità dalla banda del Gasp, altrimenti dalla vetta scudettata sfiorata alla valle del quinto posto il passo potrebbe rivelarsi brevissimo.

In attesa di Napoli - Juventus e Torino - Milan, l'Inter guarda tutti dall'alto verso il basso. Dopo il 4-0 di ieri inflitto al Como, è la prova provata che il gioco intenso e furente non sarà il rimedio a tutti i mali, dato che anche i nerazzurri alcune critiche le hanno assorbite, ma neanche qualcosa da barattare con una serie infinita di 1-0 e simili.