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Quattro gol al Partenio: Avellino e Palermo si dividono la posta in palio

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Avellino-Palermo è un ottimo appuntamento per la chiusura del 2025. L’anno che sta per finire va’ salutato con tutti gli onori. La curva sud brilla del Partenio-Lombardi di Avellino, come le stelle, che accompagnano verso la fine un...
Michele Bellame
Michele Bellame Redattore 

Avellino-Palermo è un ottimo appuntamento per la chiusura del 2025. L'anno che sta per finire va' salutato con tutti gli onori. La curva sud brilla del Partenio-Lombardi di Avellino, come le stelle, che accompagnano verso la fine un 2025 vincente e positivo. I lupi, sono ritornati in serie B dopo anni tribolati, in cui, in circa un decennio, hanno assaggiato la serie A con i playoff sfumati col Bologna, fino al fallimento ed alla ripartenza dalla serie D. Lo stesso destino è toccato al Palermo, che è nelle ricche mani della società del Manchester City, e si impone nel campionato di cadetteria come una delle favorite alla promozione in massima serie. Due squadre meridionali dalla dignitosa storia, che hanno sofferto - con le loro tifoserie, impagabile e vicina, i problemi del calcio dei conti e dei tribunali.

dallo stadio Partenio-Lombardi di Avellino, l'inviato

Michele Bellame

Quattro gol, c'è da sorridere e da rammaricarsi, se il punteggio finisce in parità. L'Avellino ha il merito di aver agguantato il pareggio alla prima circostanza utile dopo l'espulsione di Diakite; al Palermo, il merito di esser stato cinico dalle parti di Daffara. Entrambe le squadre non modificano il proprio destino in classifica, quando manca una sola giornata al giro di boa. Questa al Partenio fra Avellino-Palermo è la diciassettesima giornata di serie B.

Avellino-Palermo, il primo tempo

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Nel primo quarto d'ora, la contesa è equilibrata, ma gradualmente la squadra di casa guadagna metri di campo. L'estremo difensore rosanero non ha compiuto parate, ma le manovre offensive dei lupi irpini preoccupano comunque la retroguardia ospite. Circa alla metà della prima frazione, arriva il primo tiro: Palmiero sfodera un gran destro fuori area, ma Joronen è abile nella deviazione a lato. Il match è equilibrato, e non accenna a sbloccarsi. Il pallone si distribuisce equilibratamente da una parte e dall'altra, e le giocate dei singoli sono prontamente chiuse dalle relative difese avversarie. O, non c'è pericolo perché ci sono imprecisioni, come al minuto 32° quando Augello dalla sinistra allunga troppo il giro del cross ed il pallone finisce fuori. Si aggiunge alle poche emozioni di questo primo tempo, le tante interruzioni per i falli di gioco.

Il primo brivido vero, e non per il freddo, arriva al 38°: Fontanarosa anticipa Le Douaron che agevolmente stava deviando di testa in rete; il difensore irpino è lesto a chiudere in corner. Dalla relativa battuta, ci prova Pohjanpalo in rovesciata, ma il pallone finisce fuori. Ma è l'Avellino a passare in vantaggio: azione prodotta sulla fascia destra dopo aver guadagnato il pallone nei pressi della bandierina; viene servito Biasci nell'area piccola che infila Joronen con un preciso piattone destro; al 39° Avellino 1 Palermo 0. Poco dopo, i padroni di casa vanno vicini al raddoppio: Tutino imbecca Besaggio che imbuca centralmente verso l'area; il numero 39 in acrobazia spedisce alto. I lupi attaccano: al 44°, filtrante di Missori per Besaggio allargato a destra, il pallone al centro finisce in corner; dalla relativa battuta, è nuovamente Besaggio a tentare il tiro da fuori, murato dalla difesa rosanero.

Avellino-Palermo, il secondo tempo

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La ripresa comincia con l'Avellino in vantaggio sul Palermo, senza sostituzioni negli spogliatoi. Gli ospiti devono recuperare, e ci provano con Diakite in rovesciata che spedisce alto dopo qualche minuto. Dall'altro lato, Ceccaroni del Palermo buca l'intervento in fase di costruzione: si avventa Tutino solo contro il portiere, ma l'attaccante napoletano si allunga il pallone ed il raddoppio irpino sfuma. Ancora l'Avellino governa il possesso palla: pochi secondi prima dell'ora di gioco, Biasci impegna Joronen con un bel rasoterra, che il portiere devia in corner.

In un momento in cui il Palermo non riusciva ad imbastire trame di gioco, riesce a trovare il gol del pareggio. Azione elaborata dopo un calcio di punizione nella trequarti irpina, parabola arcuata che, dopo rimpalli ed una deviazione ottima di Daffara, arriva a Ranocchia il quale impietoso gonfia la rete con un potente tiro; al 68°, Avellino 1 Palermo 1. Da questo minuto, il Palermo attacca, e si stabilizza nella metà campo avversaria. Al 78°, tiro dalla distanza di Pohjanpalo, deviazione della difesa dell'Avellino: accenno di proteste dei rosanero, l'arbitro fischia il calcio di rigore. Il direttore di gara viene chiamato al var. Dopo lunga revisione, conferma il calcio di rigore. Dagli undici metri, c'è Pohjanpalo che insacca alle spalle di Daffara per il vantaggio ospite: Avellino 1 Palermo 2.

Al minuto 87°, espulso Diakite per doppia ammonizione. Ora, c'è assedio avellinese, che ritrova subito la parità alla prima azione dopo il fischio dell'arbitro: grande apertura del neo entrato Panico a cercare Patierno, l'attaccante appoggia per Russo, cross per Palumbo che in sforbiciata fa esultare lo stadio; all'89° Avellino 2 Palermo 2. Nei sei minuti di recupero, l'Avellino cerca il gol contro un Palermo alle corde ed in inferiorità numerica. Da segnalare, un autentico miracolo di Joronen sul colpo di testa di Lescano sicuro a rete. Il portiere, si ripete su Fontanarosa che impatta di testa.