derbyderbyderby calcio italiano La Spal è ufficialmente fallita: debiti di oltre 10 milioni di euro

La sentenza

La Spal è ufficialmente fallita: debiti di oltre 10 milioni di euro

Esultanza Spal
La nuova società ripartirà dall'Eccellenza: ma senza lo storico marchio e la storica denominazione
Samuele Amato
Samuele Amato Redattore 

La notizia è arrivata nella tarda mattinata di oggi: la Spal è ufficialmente fallita. La squadra ferrarese, che si è salvata ai play-out di Serie C contro il Milan Futuro, ripartirà dall'Eccellenza Emilia-Romagna, ma con una nuova denominazione.

Spal

Il fallimento della Spal: inadempienze su stipendi e contributi

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Dopo una stagione molto deludente, la Spal si è ritrovata a lottare nei play-out per ottenere la salvezza e rimanere così in Serie C. La squadra allenata da Francesco Baldini, subentrato ad Andrea Dossena alla 26esima giornata, affronta il Milan Futuro nel doppio incrocio. L'andata finisce 1 a 0 per l'under 23 rossonera, ma il ritorno viene vinto per 2 a 0 dagli Estensi.

Salvezza conquistata, dunque sarà ancora Serie C. Ma così non è: la Covisoc respinge la domanda di iscrizione dei ferraresi per inadempienza sugli stipendi e sui contributi. La Commissione di vigilanza, organo interno alla FIGC, porta la Spal a non potersi iscrivere a nessun campionato professionistico. Dopo i fatti di inizio giugno, il club aveva comunicato di non aver presentato alcuna istanza di fallimento, con la possibilità di iscrivere la squadra a delle categorie inferiori.

Ma la doccia gelata per i tifosi biancazzurri è arrivata in giornata, quando il tribunale di Ferrara, presieduto dalla giudice Anna Ghedini, ha dichiarato lo "stato di liquidazione giudiziale" della Spal Srl di Joe Tacopina e Marcello Follano. La squadra Estense è, dunque, ufficialmente fallita.

Cosa succede ora?

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Il fallimento della società biancazzurra non è l'unica cosa che salta fuori dalla sentenza di oggi, mercoledì 6 agosto. Le istanze di liquidazione della Spal, depositate al tribunale di Ferrara, sono in tutto cinque per una condizione debitoria che dovrebbe ammontare a poco più di 10 milioni di euro. La più corposa è quella relativa ai mancati versamenti all'Agenzia delle Entrate, per un totale di 8,5 milioni di euro. A questa istanza si uniscono quelle di alcuni ex-giocatori (per tre mensilità di stipendi non corrisposte) ed ex-dipendenti. Il futuro dell'ormai fallita Spal sarà nuovamente in aula il prossimo 11 novembre, quando la giudice Ghedini dovrà valutare lo stato passivo della società ferrarese.

La città di Ferrara, però, potrà riavere in parte la storica rappresentanza calcistica. Ma mentre il vecchio marchio e la vecchia denominazione rimarranno inutilizzati (e messi all'asta), la nuova società Ars et Labor si è iscritta all'Eccellenza Emilia-Romagna. Gli Estensi ripartiranno così dalla serie dilettantistica, con la speranza di archiviare il crollo delle ultime stagioni. Per la Spal, questa è la terza rifondazione del club ferrarese in 20 anni (la prima nel 2005, la seconda nel 2012).