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Dai derby di Di Marzio ai deltaplani delle Aquile: la storia di Catanzaro-Cosenza

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Da quell'epico gesto del dicembre del 2008 ai giorni nostri: una sfida che ha sempre acceso i cuori del popolo calabrese
Lorenzo Ciabattini

Va in scena questa domenica al Nicola Ceravolo il derby calabro fra Catanzaro e Cosenza, una sfida quasi secolare che tiene sintonizzata tutta la Calabria. Le due squadre arrivano allo scontro con una situazione diametralmente opposta di classifica. La formazione di Caserta è attualmente la quinta forza del campionato, alla sua seconda stagione di fila in cadetteria. Grave, invece, la situazione dei Lupi, fanalino di coda della Serie B, con la conferma dei quattro punti di penalizzazione inflitti.

Cosenza-Catanzaro

Dal pari infuocato dell'andata all'epoca di Di Marzio

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Il match che andrà in scena domenica pomeriggio - alle ore 17:15 - sarà il numero 52 della storia: all'andata è finita in parità, con ben due espulsioni, una per squadra. Nei due precedenti dal ritorno in Serie B, invece, aveva trionfato entrambe le volte il Catanzaro, ambo per 2-0. E sulla carta, Iemmello e compagnia dovrebbero essere nettamente avvantaggiati. Ma i derby, si sa, sono sempre imprevedibili. Come lo erano quelli del passato di Gianni Di Marzio, allenatore su entrambe le panchine, nonché padre del noto giornalista sportivo. 17 anni, l'attesa per la tifoseria giallorossa prima di tornare nella seconda massima serie, 7 quelli del Cosenza per ambientarsi nel campionato cadetto, che quest'anno però rischia di abbandonare.

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Una stagione travagliata

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La stagione dei Lupi, infatti, è stata piuttosto travagliata, per usare un eufemismo. L'esordio c'è stato nella gara valida per i trentaduesimi di Coppa Italia, in casa del Torino, persa per 2-0. Il 29 agosto poi, il Tribunale Federale ha condannato la società, per violazioni amministrative, a 4 punti di penalizzazione e 10.000 euro di ammenda. Lo scorso 26 febbraio, dopo un buon avvio, a cui però è seguito una serie di risultati negativi, la società si ritrova all'ultimo posto e decide di sollevare dall'incarico Alvini. Poche ore dopo viene la nuova guida tecnica nelle mani del tecnico della Primavera Belmonte, in coppia con Pierantonio Tortelli, visto che il primo non ha il patentino per allenare.

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Storia di derby, ma anche storia di gemellaggi

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I tanti gemellaggi delle due tifoserie fanno da contorno a questa sfida: Catanzaro e Brescia, Cosenza e Atalanta; Cosenza e Genoa, Catanzaro e Sampdoria. Derby sentito sotto ogni punto di vista, e non si può non menzionare anche il legame che unisce gli ultras giallorossi con quelli della Fiorentina, che spesso espongono striscioni di supporto all'Artemio Franchi. La rivalità fra Catanzaro e Cosenza risale comunque agli anni 80’. Fino a quel momento, infatti, i rapporti tra le due tifoserie erano buoni, nonostante un conflitto extra-campo che passa anche dalla scelta del capoluogo di regione. L'assenza del derby, per 18 lunghi anni, dal 1990 al 20o8, a causa delle diverse categorie d’appartenenza, darà vita ad una delle scene più indelebili nella storia della partita.

 

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"Le Aquile vi sorvolano sempre"

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Cosenza, stadio San Vito-Gigi Marulla, dicembre 2008. I catanzaresi sono costretti, a causa di restrizioni per scongiurare scene da guerriglia urbana, a non poter assistere alla sfida. Ecco che nel corso della gara arrivano dei deltaplani, che sorvolando l'impianto lasciano cadere uno striscione con su scritto: “Le Aquile vi sovrastano sempre”. Migliaia di tifosi cosentini indispettiti rivolgono segnacci al cielo a un paio di deltaplani con il vessillo giallorosso del Catanzaro sopra il manto erboso: un gesto epico che finirà di diritto nelle cronache dei derby più pazzi del Bel Paese.