DETTO, FATTO...

Indicazioni dal campo

Massimo Bambara
Miglior possesso e maggiore equilibrio: i primi segnali del Milan di Fonseca
01:19 min

Qualcosa di diverso si inizia ad intravedere. Senza dubbio parliamo soltanto delle prime amichevoli stagionali che, evidentemente, hanno una valenza alquanto relativa; tuttavia ci sono due aspetti preponderanti del nuovo Milan di Paulo Fonseca che meritano di essere sottolineati. Il primo concerne la fase di possesso palla, mentre il secondo inerisce prettamente la fase di non possesso.

Costruzione dal basso e possesso palla

La squadra rossonera dà la netta sensazione di poter avere con maggiore facilità il controllo del gioco, passando da un possesso palla meno frenetico rispetto alle ultime stagioni, bensì più ragionato, a tratti mantecato, finalizzato a trovare l’imbucata al momento giusto. Negli Stati Uniti, il Milan sta mostrando una maggior sicurezza nell’amministrazione del possesso, favorita da movimenti senza palla diversi rispetto all’epoca Pioli. In particolare, la diversità che appare più evidente – che marca la discontinuità fra Pioli e Fonseca – è quella del trequartista usato come mezzala che si abbassa per essere fonte di gioco in fase di possesso dal basso. Tale scelta migliora esponenzialmente la qualità dell’uscita palla del Milan per due ragioni di campo: in primis perché il livello tecnico del trequarti milanista è sicuramente superiore a quello del giocatore che, invece, l’anno scorso, tendeva ad occupare questa posizione (quasi sempre il terzino destro che veniva stretto al centro). In secondo luogo perché il movimento a scendere del trequartista costringe uno dei centrocampisti avversari a seguirlo e ciò aumenta la possibilità degli uno contro uno per i nostri esterni offensivi che sono, in tal modo, meno raddoppiabili dalle uscite esterne delle mezzali avversarie.

Nella conferenza stampa di tre settimane fa, Paulo Fonseca era stato molto chiaro, spiegando che egli è un allenatore che non attua l’uomo contro uomo a tutto campo e che il modo di difendere del Milan sarebbe stato diverso. Detto fatto, dopo nemmeno un mese, la squadra rossonera appare avere un maggiore equilibrio in fase di non possesso. Il tema non è strettamente numerico (ossia relativo ai meri gol subiti), bensì di tenuta difensiva. Il Milan tende a rompere molto meno la linea con i difensori centrali e sceglie di farlo solo in situazioni in cui la squadra non può andare sotto con i numeri rispetto agli avversari. C’è una maggiore attenzione, testimoniata anche da quanto i terzini rimangano stretti alla linea difensiva e da quanto la squadra, complessivamente, riesca a rimanere corta anche dopo aver perso il pallone. Si è visto, inoltre, qualche fallo tattico in più sulle palle perse che è una significativa presa d’atto da parte di un gruppo che percepisce il pericolo e che sceglie di prevenirlo anche a costo di portare a casa qualche ammonizione di troppo.