derbyderbyderby editoriali Nulla di nuovo sotto il sole: Monza-Inter finisce 2 a 2! Per Chivu c’è ancora del lavoro da fare
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Nulla di nuovo sotto il sole: Monza-Inter finisce 2 a 2! Per Chivu c’è ancora del lavoro da fare

Samuele Amato
Samuele Amato Redattore 
Un altro incrocio prima dell'inizio del campionato con i nerazzurri che vincono alla lotteria degli undici metri: ma come sta andando la preparazione?
00:28 min

Penultima amichevole per la preparazione di una nuova stagione: l'Inter affronta il Monza e riesce a superarlo solo ai rigori, dopo il 2 a 2 nei regolamentari. Una partita che serve a dare minuti alle gambe, condizionata dal caldo e da un basso ritmo. Ma anche un match che fa partire una fase di riflessione per i nerazzurri che non sembrano aver risolto i problemi della scorsa stagione.

I soliti e noti limiti: il primo tempo di Monza-Inter

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Chiamatelo calcio d'agosto, mera preparazione atletica alla prossima stagione. Ma qualcosa che fa storcere il naso c'è. Mister Christian Chivu decide di mandare in campo, dal primo minuto, le "seconde linee" e con i volti nuovi per questo Monza-Inter. Petar Sucic come mezz'ala di destra, Luis Henrique quinto a destra e poi la coppia d'attacco composta da Ange-Yoan Bonny e Pio Esposito. Unici due "titolarissimi" sono Henrikh Mkhitaryan e Federico Dimarco.

I primi attimi di partita sembrano vedere i nerazzurri più arrembanti. In particolare Esposito sembra dare quella fisicità che spesso è mancata lì davanti, prendendo falli e agendo da boa. Anche Kristian Asllani inizia bene la partita, smistando ottimi palloni e giocando con personalità. Ma l'Inter non riesce a sfondare e, pian piano, il Monza si organizza. I brianzoli riescono a chiudere le linee di passaggi e poi riescono a uscire, facendo girare la palla e attaccando la difesa meneghina.

Per un po' il Monza tiene pure il pallino del gioco, arrivando poi al 32esimo quando batte la disattenta difesa dell'Inter. La catena di sinistra dei brianzoli funziona benissimo e riesce a mandare in tilt la linea a cinque dei nerazzurri che, scivolando troppo a ridosso del pallone, si fanno trovare impreparati sull'arrivo dall'altra fascia di Patrick Ciurria - perso da Dimarco - che fa 1 a 0. L'Inter fatica ancora un po', ma si accende Bonny che offre qualche spunto con dei dribbling (cosa veramente nuova per la formazione nerazzurra), risultando impreciso.

Lo squillo arriva primo minuto di recupero quando un pallone scodellato di Dimarco in area viene intercettato da Birindelli che, inspiegabilmente, colpisce di testa verso la sua porta. L'Inter chiude in attacco il primo tempo, cercando di sfruttare il blackout del Monza, ma non riesce a incidere. La prima metà finisce 1 a 1, tuttavia sembra ripresentarsi il solito problema che i nerazzurri hanno quando affrontano squadre coriacee ed organizzate, risultando prevedibili e senza tante alternative di gioco.

L'arma in più: il pressing

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Nel primo tempo si è visto poco, solo nei minuti finali in cui gli uomini di Chivu hanno trovato il pareggio. Ma nella ripresa - senza alcun cambio - i nerazzurri mettono in campo la teoria studiata. Un pressing aggressivo mette in crisi i padroni di casa che, complice anche la sostituzione di Mota, si ritrova con sfoghi limitati in avanti. L'Inter recupera palla in zone pericolose per il Monza e inizia ad aumentare i giri del motore.

Poi esce anche la qualità dei vice-campioni d'Europa. Una manovra avvolgente parte da Asllani che trova sulla destra, con un gran traversone, Luis Henrique che appoggia dietro su Darmian che scarica un tiro-cross in area dove trova il colpo di tacco di Esposito: nerazzurri avanti per 2 a 1 al 52esimo. Sempre con il pressing richiesto da Chivu, l'Inter sciupa il terzo gol con un'altra azione perfetta, sprecata da un destro masticato da Bonny dagli 11 metri.

Il match sembra prendere una piega a favore dei meneghini, con le gambe pesanti del primo tempo sembrano sbloccarsi, anche con i limiti dovuti anche alle temperature elevate. Al 69esimo, in mezzo al cooling-break del secondo tempo, arrivano i cambi interisti con i pezzi da novanta: Pavard, Acerbi, Bastoni, Barella, Lautaro e Thuram. Ma le indicazioni non cambiano, Chivu chiede lo stesso pressing alto e aggressivo.

Partita ai rigori: ma cosa rimane a Chivu?

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I nerazzurri hanno l'opportunità per chiudere questa penultima amichevole, con Lautaro Martinez che non riesce a battere il portiere avversario a tu per tu. Qualche minuto dopo, l'89esimo, il pareggio brianzolo Paulo Azzi per il 2 a 2 su una difesa che si fa sorprendere da un grande cambio campo che arriva fino in area. Monza-Inter si decide ai rigori, coi meneghini che fanno 5 su 5 dal dischetto.

Il caldo e la preparazione cominciata più tardi, per via del Mondiale, non aiutano; ma alcuni punti richiedono qualche riflessione. In primis, la tenuta difensiva sembra avere gli stessi blackout della scorsa stagione. L'altro spunto è quello, sopracitato, dello sviluppo del gioco: se nel primo tempo l'Inter si è arenata sull'organizzazione del Monza, nel secondo è stata importantissima la fase di non possesso. Tuttavia, serve ancora velocità di manovra quando si è in possesso, cosa che Asllani non riesce a garantire come Calhanoglu. Buone risposte arrivano dai nuovi, soprattutto per Bonny, Esposito e Sucic, mentre Luis Henrique sembra ancora giocare con il freno a mano.

Questa inoltre è la terza amichevole in cui l'Inter parte in svantaggio, riuscendo però a rimontare. Servono minuti per le gambe, anche perché la nuova stagione ripartirà tra poco più di una settimana, quando a San Siro arriverà il Torino per la prima giornata di Serie A. Una prospettiva che deve far riflettere anche in ottica mercato: serve assolutamente un nuovo difensore centrale e quel "mister X" per la trequarti-offensiva. Ma la questione del pacchetto arretrato sta iniziando ad essere un argomento caldo, visti i risultati e la tenuta.

Ora l'Olympiacos per l'ultima amichevole, sabato 16 agosto al San Nicolà di Bari, con la speranza di avere notizie sia sulle cessioni che sugli arrivi. Da un punto di vista atletico i nerazzurri stanno lavorando bene, ma è anche vero che sembra essere quella meno attrezzata delle big del campionato. Lookman e Leoni, o chi per loro, l'Inter ha bisogno davvero di innesti importanti e mirati prima dell'inizio della nuova stagione.