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L'Uefa, dopo un'accurata indagine condotta dalla Commissione Disciplinare, Etica e di Controllo, ha deciso di sanzionare l'Arsenal Tivat. La squadra montenegrina riceve una squalifica di 10 anni da ogni competizione europea, alla quale si aggiungono pene per singoli individui all'interno e all'esterno del club.
La squadra del Montenegro, arrivata ottava l'anno scorso e salvatasi al playout, era finita sotto attenzione da parte dell'Uefa dopo la partita di Conference League contro l'Alashkert. Il doppio scontro con gli armeni era valido per i turni di qualificazione ai gironi, ma la gara "incolpata" era quella di ritorno. Ai giudici della Commissione parve strano che dopo l'1-1 in Armenia, l'Arsenal Tivat potesse perdere in casa per 1-6. Dopo quasi due anni esatti arriva la sentenza ed è molto pesante.
Appurato che la partita fu truccata dai montenegrini, la decisione finale prevede una multa di 500.000 euro e la squalifica da ogni competizione europea per i prossimi 10 anni per avere infranto gli articoli 11 e 12 del Codice disciplinare dell'Uefa. Il periodo di stop, si legge nel comunicato ufficiale avrebbe fine quindi per la stagione 2034/2035. Ma non sono le uniche decisioni a essere state prese. Nel mirino della Federazione sono finite diverse persone che all'epoca dei fatti erano all'interno del club.
Il giocatore, e star dell'Arsenal Tivat, Nikola Celebic è stato squalificato a vita da ogni attività calcistica agonistica. I suoi compagni Cetko Manojlovic, Radul Zivkovic e Dusan Puletic, invece, con 10 anni di sospensione. Anche il direttore sportivo Ranko Krgovic è stato allontanato a vita dai campi di calcio. A queste si aggiungono le squalifiche a persone esterne al club, ma comunque coinvolte. Tra di essi figurano Milan Vignjevic, con 10 anni di stop, Goran Janjusevuc con 6 e Christos Psomiadis con 8.
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