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L'ex difensore di Real Madrid e Manchester United, attuale ambasciatore del Como, Raphael Varane ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de L'Equipe. Tanti gli argomenti trattati dal Campione del Mondo con la Francia nel 2018, dall'aumentare del numero di impegni per i calciatori con club e Nazionale, all'elogio di Carlo Ancelotti, suo allenatore nel periodo di militanza con i blancos.
"Forse non potremo cambiare il mondo, ma dobbiamo fare diversamente a partire da adesso. Ne ho parlato anche quando giocavo, e non era per sottolineare i miei problemi ma quelli del calcio in generale. Il calcio sta andando fuori giri e la macchina potrebbe esplodere. E parlo anche della salute mentale dei calciatori".
Manager o presidente in futuro, Varane non ha dubbi: "Ci sono sempre meno giocatori geniali, si vede meno creatività e sempre più fisicità. Il calcio dovrebbe essere un gioco di errori e invece oggi ce ne sono pochi, è tutto molto robotico. Allenatore o presidente? Meglio la seconda".
Il rapporto speciale con Carlo Ancelotti, secondo l'ex difensore il migliore di tutti anche rispetto alle nuove generazioni: "È quello che lascia più libertà ai suoi calciatori di muoversi e di creare calcio, non come le nuove generazioni".
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