Ci sarà un filo rosso (e giallo canarino) che collegherà le città di Istanbul e Lisbona nella sera di domani, mercoledì 20 agosto allo stadio Saracoglu. Andrà in scena l'andata dell'ultimo turno dei preliminari di Champions League tra il Fenerbahce di José Mourinho e il Benfica di Bruno Lage. Da un lato servirà l'esperienza dello Special One di Setubal, dall'altro la consolidata presenza delle Águias. Un duello che chiederà quindi tutte le caratteristiche per l'ultimo posto disponibile nell'Europa che conta. Peculiarità che potrebbero essere messe in delle inquadrature simmetriche e delle palette cromatiche come negli iconici film di Wes Anderson.
Champions League
Fenerbahce-Benfica, atto I: un film diretto da Wes Anderson


Mou come Fantastic Mr. Fox
—C'è una missione importante che i tifosi turchi chiedono al club di Istanbul. Contro il Benfica, il Fenerbahce è chiamato a rinnovare la storia: passare alla fase gironi (campionato con l'ultimo format) di Champions League. Una dimensione che ai canarini gialli manca dal 2009. Così José Mourinho avrà anche la responsabilità di guidare la sua squadra al ritorno nel grande palcoscenico europeo.
Il tecnico portoghese dovrà usare tutta la sua personalità, cosa che ha già fatto per la rimonta contro il Feyenoord. Ed uno come Mou non ha voglia di perdere il vizio di essere lo Special One dei grandi colpi, anche se deve combattere con il calcio che cambia e i tempi che corrono. Un po' come la volpe protagonista (con la voce di George Clooney) di Fantastic Mr. Fox, film d'animazione del 2009 diretto da Wes Anderson.
Mr. Fox, abile ladro, promette alla sua compagna di non rubare più quando gli rivela di essere incinta. Una volpe che, però, ha fatto dei grandi colpi e dei piani superlativi la propria personalità, in grado di risolvere in maniera geniale i problemi. Cerca di cambiare quello che è, intraprendendo la carriera da giornalista, ma a quanto pare non riesce: tanto che compra una nuova casa (dentro una quercia solitaria su una collina) a distanza da tre fabbriche gestite da tre fratelli umani, ovvero le vittime perfette per l'ultimo e grande colpo. Il suo piano - geniale e riuscito - porta ad un susseguirsi di avvicendamenti che chiederanno al vecchio Mr. Fox nuove soluzioni.
Mourinho, il condottiero del Triplete dell'Inter, che ha vinto tutte le competizioni europee (Champions, Europa e la prima edizione della Conference League), è come questa volpe astuta e con la battuta sempre pronta. Certo, il pelo si è un po' ingrigito, ma la voglia di riuscire a cavarsela c'è. Ma alla sua maniera. Inquadratura centrata sulla panchina dello Special One: il Saracoglu è la macchina da presa in cui le palette dei canarini di Istanbul si uniranno al verde del manto erboso. Servirà l'ingegno della volpe di Setubal per fare il primo passo verso le stelle europee.

Le Águias tra passato glorioso e presente
—Si è già trattato della caratteristica della città di Lisbona. In portoghese, il termine che la descrive al meglio è quello di saudade - che in italiano potremmo tradurre con "malinconia". Ed anche il Benfica ne è travolto.
L'ultimo successo in Champions League delle Aquile rosse risale alla stagione 1961-62 quando in finale hanno affrontato il Real Madrid. La partita è finita 5 a 3 per i lusitani, decisiva la doppietta di Eusebio che ha portato al vantaggio sulla tripletta di Puskas per i Blancos. Ma è anche vero che il Benfica sia una presenza fissa ormai nel panorama europeo e, sicuramente, non vorrà fermarsi di fronte al Fenerbahce.

Così i lusitani stanno tra il ricordo dello splendore passato e il non proprio roseo presente (quantomeno nelle competizioni internazionali). Come il concierge M. Gustave di Grand Budapest Hotel (2014): film che mette in risalto la fine di un mondo che se in un momento vive un tempo di pace, in un altro viene spazzato via dalla guerra. Gustave, è un uomo raffinato e colto, figura di spicco dell'edificio. Lui prende in carico la formazione di Zero Moustafa. Insieme al giovane apprendista, il concierge attraversa un'avventura iniziata per un'eredità (un quadro nominato "Ragazzo con mela") lasciata da un'anziana donna ricca, con cui ha avuto una relazione. Un percorso che lo porterà a vivere anche un periodo in cui l'Europa tra le due guerre.
Il Benfica - fresco di vittoria della Supercoppa contro lo Sporting Lisbona - porta con sé questa eleganza e raffinatezza di Monsieur Gustave, ma senza dimenticare nemmeno il fuoco che il concierge ha dentro. Nonostante la narrazione sia uno spaccato che mette a confronto momenti gloriosi e la decadenza, Gustave è una metafora di resistenza.

Fenerbahce-Benfica: una monocromia per la Champions
—I colori per Wes Anderson non sono solo colori. Ogni gradazione delle monocromie delle sue pellicole sono parti integranti della narrazione, hanno un valore simbolico. Così come i colori delle divise delle squadre. Sono veicoli visivi che portano con sé dei valori e punti di vista.
Fenerbahce e Benfica cercheranno di battagliarsi nelle due sfide di questo ultimo turno preliminare per l'accesso alla fase campionato della prossima Champions League. Ma c'è spazio per una sola monocromia, come nei film di Wes Anderson.

Da un lato, una tavola cromatica composta dal giallo dorato e il blu profondo; dall'altra il rosso cremisi ammantato dall'oro opaco e immerso nel bianco panna. Ma come i due lungometraggi: il Fenerbahce ispirato all'ocra caldo di Fantastic Mr. Fox, il Benfica al rosa cipria di Grand Budapest Hotel. Questa commistione di colori si scontrerà nel verde campo domani sera - il primo atto della battaglia per l'ultimo posto nell'Europa che conta.
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