derbyderbyderby rubriche nomen omen ESCLUSIVA – Maradona Safarov: “Mi chiamo come El Pibe De Oro e faccio assist a Romario”

Esclusiva

ESCLUSIVA – Maradona Safarov: “Mi chiamo come El Pibe De Oro e faccio assist a Romario”

Maradona Safarov
Un giovane centrocampista offensivo uzbeko, chiamato come una leggenda del calcio, ci racconta la sua storia e la sua carriera. Nato nel 1994, è cresciuto in una prestigiosa accademia insieme a Shomurodov
Stefano Sorce
Stefano Sorce

Se il nome Maradona fa battere il cuore dei tifosi del Napoli, e non solo, figuratevi cosa può suscitare in chi, magari per la prima volta, scopre che esiste un calciatore uzbeko che porta proprio quel nome. È come sentire un’eco lontana di un mito che rimbomba in un angolo remoto del mondo, una magia che attraversa i confini e le culture, per riaffermare che certe leggende non muoiono mai.

Maradona Safarov non porta con sé solo un nome, ma una leggenda. Un nome che evoca dribbling impossibili, gol memorabili e la magia di uno dei più grandi calciatori della storia: Diego Armando Maradona. Per il giovane centrocampista offensivo uzbeko, nato il 15 gennaio 1994, questa omonimia non è una semplice coincidenza, ma un destino da onorare.

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"Mio padre mi diede il nome Maradona grazie ai Mondiali del 1986"

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La redazione di DerbyDerbyDerby ha avuto il piacere di chiedere direttamente a Maradona Safarov il motivo di questo nome così speciale e lui ci ha risposto con tanta gentilezza e disponibilità: «Mio padre, profondamente colpito dal leggendario gol segnato da Diego Armando Maradona ai Mondiali del 1986, decise di darmi questo nome come tributo al Pibe de Oro. Un omaggio che ha segnato la mia vita fin dalla nascita, e che si è tradotto in una carriera iniziata all’età di 8 anni, nelle giovanili di un’accademia uzbeka molto prestigiosa. Infatti sono cresciuto nella stessa accademia di Eldor Shomurodov".

Oggi Maradona Safarov milita nel campionato del Kirghizistan con la squadra dello Oshmu, dove gioca come centrocampista offensivo, alto 1,74 metri. Un ruolo in cui può esprimere al meglio la sua creatività e la capacità di mettere i compagni nelle condizioni migliori per segnare. Il percorso calcistico di Safarov è un viaggio attraverso diverse realtà del calcio uzbeko, con esperienze in squadre come Aldiyer Kurshab, Mash'al, FK Zomin, Sherdor, Dinamo e Shurtan Guzar. Un cammino che testimonia la sua determinazione e la passione per un gioco che non conosce confini geografici.

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Maradona Safarov

"Il mio compagno di squadra si chiama Romario"

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Ma è con un altro “colpo di scena” da nomi storici che Maradona Safarov si confronta quotidianamente in campo: il suo compagno di squadra si chiama Romario, proprio come il celebre attaccante brasiliano. E l'uzbeko non manca di sottolineare con orgoglio la loro intesa: «Gli fornisco molti assist per i suoi gol», racconta con naturalezza.

Maradona Safarov è la prova vivente che, a volte, un nome può diventare più di una semplice etichetta: è una missione, una luce guida che spinge a scrivere la propria storia con la stessa intensità e dedizione del mito da cui prende il nome. "Portare il nome Maradona è una grande responsabilità, ma anche un’ispirazione continua, ci ha detto Maradona Safarov, ogni volta che scendo in campo, voglio onorare quel nome con impegno e passione.