derbyderbyderby varie Torino Vs Firenze: sfida fra le due ex capitali d’Italia
GEOGRAFIA

Torino Vs Firenze: sfida fra le due ex capitali d’Italia

Pietro Rusconi
I rispettivi capoluoghi di Toscana e Piemonte si sfidano sul terreno calcistico ma non solo: tra architetture e scrittori si attende il calcio d'inizio del match
00:19 min

Fiorentina-Juventus è un match che va oltre il campo da gioco. Dietro due squadre di calcio ci sono sempre delle città, dei paesi, delle identità. In questo caso troviamo la culla del rinascimento italiano Firenze e la prima capitale d'Italia Torino. Due fra le città più importanti per la storia italiana, due grossi fiumi che le attraversano, due centri culturali fondamentali e due classiche mete del turismo internazionale.

L'anima classica di Firenze

—  

Il capoluogo toscano vive tra le parole di Dante e i vicoli stretti sfocianti nelle grandi piazze. L'architettura richiama i fasti dell'epoca rinascimentale, dove sotto la sapiente guida dei Medici (in particolar modo Lorenzo il Magnifico) la città è diventata uno dei piccoli gioielli del territorio italiano. Prima del periodo rinascimentale, il poeta Dante Alighieri ha descritto nella grande opera "Divina Commedia" la grandezza di Firenze ma anche la caratteristica cupidigia, unita alla superbia e alla corruzione. Dopo l'esilio politico, il poeta italiano tornerà più volte a parlare del suo paese natìo in termini nostalgici e di dolcezza. Durante l'epopea Medici, l'arte e la cultura diventano la ragion d'essere del paese toscano.

Nei primi anni del '400 si sono messi in mostra sia architetti che pittori: dall'ormai simbolo della città, la cupola del Brunelleschi alla Trinità di Masaccio in S. Maria Novella, passando poi per il bronzo del David di Donatello. Con l'egemonia culturale di Lorenzo il Magnifico arrivano anche le campiture di Sandro Botticelli con la sua Primavera. Girare Firenze vuol dire girare fra i musei al chiuso contenenti tutte queste opere rinascimentali (gli Uffizi in testa), musei all'aperto come Piazza della Signoria e le innumerevoli chiese (S Croce, S Maria del Carmine, S Trinita...).

L'aristocrazia e il proletariato torinese

—  

Torino diventa la prima capitale d'Italia nel 1861, quando fu proclamato il Regno d'Italia. La volontà era quella di dare continuità al Regno di Sardegna, occupante il nord Italia e comandato dai Savoia. Il capoluogo piemontese trova il suo epicentro nell'opposizione fra periodo aristocratico e polo del proletariato industriale italiano. La sfida architettonica fra i due estremi è imminente a un primo sguardo. Palazzo Reale e piazza Castello hanno nel Lingotto (centro di produzione automobili FIAT) il loro avversario principale, dove a decorazioni e lampadari barocchi si contrappongono il vetro e le rampe elicoidali. I palazzi del quadrilatero romano e di via Po si distinguono così dalle particolari abitazioni del villaggio industriale Leumann, in stile Crespi D'adda.

Torino offre però anche un catalogo culturale importante. Si va dal museo egizio più importante al mondo dopo quello del Cairo all'importante museo del cinema nazionale, contenuto nella Mole Antonelliana. Inoltre, la città operaia ha conosciuto e dato spazio a grandi penne della nostra cultura. Tra esse troviamo sicuramente Cesare Pavese che ha definito la città come la sua amante e Primo Levi. È proprio a Torino che prende vita la casa editrice Einaudi (a cui partecipa Pavese) che ospiterà al suo interno autori come Calvino, Gramsci, Natalia Ginzburg e Gianni Rodari. Anche sul terreno artistico le due città si danno battaglia. L'arte rinascimentale fiorentina si scontra qui con l'arte povera di Pistoletto: non più le tempere di Botticelli ma gli stracci e il neon per produrre le opere.