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ALDO MONTANO RACCONTA

Aldo Montano post Covid: è di nuovo papà e sogna di essere il portabandiera olimpico

ATHENS, GREECE - AUGUST 14:    Fechten: Olympische Spiele Athen 2004, Athen; Saebel / Einzel / Maenner; Siegerehrung; Aldo MONTANO / ITA / Gold 14.08.04.  (Photo by Martin Rose/Bongarts/Getty Images)

Il 42enne schermidore livornese si prepara per le Olimpiadi di Tokyo con un sogno e confida al settimanale Chi alcuni retroscena sulla vita privata

Davide Capano

“Voglio chiudere la mia carriera nel migliore dei modi e ci sto lavorando duramente. Sono presidente della commissione atletica della Federazione internazionale di scherma. Sulla bandiera, sì, me lo chiedono in tanti, posso rispondere che ne sarei orgoglioso”. Lo confida al settimanale Chi Aldo Montano, il plurititolato schermidore 42enne, che spera di essere il portabandiera azzurro alle Olimpiadi di Tokyo.

La medaglia d’oro ai Giochi di Atene 2004, inoltre, racconta di aver passato mesi difficili per via del Covid in famiglia: “È successo a novembre, tutti positivi. L’abbiamo preso in versione abbastanza leggera, febbre, tosse, alcuni disturbi… Però Olga era incinta. È passato, dai”. Mario, il suo secondogenito (l’altra figlia Olimpia ha 4 anni, nda), è poi nato lo scorso 27 marzo (“Una gioia immensa in un momento durissimo”).

Montano, in seguito, svela della prima volta che ha incontrato sua moglie Olga Plachina: “Ci siamo conosciuti a una festa, a Mosca, che avevo organizzato io per il mondiale vinto nel 2015. Olga è stata furba e pure stron*a... Era la mia sera, era partita in modo divertente, si brindava. Ero partito alla grande: ero single, mi stavo divertendo, ma a metà serata, arriva questo angelo biondo che parlava solo russo. Siamo finiti a conversare con i telefonini che ci traducevano le parole. Io mi sentivo un mezzo imbecille 2.0, oggi a ripensare a quella notte provo tenerezza: in quella serata di festa, ho passato, in fondo, le più belle ore della mia vita, anche se ancora non lo sapevo. Con Olga abbiamo fatto l’alba e ci siamo salutati lasciandoci i numeri di telefono. Il resto ce l’ho fra le braccia”.

Infine il livornese ammette: “Bella è bellissima, ma le donne belle sono tante. Mi è piaciuta lei, come persona. Era, ed è ancora, amica di una mia amica schermitrice russa”.

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