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Bologna, Basketcity: non chiamatelo derby, ma in città non si parla altro che del…derby

John Fultz negli anni '70 a Bologna

Bologna e il derby di basket, fra mancato rinvio e l'assenza dei tifosi

Redazione DDD

Domenica sarà la volta di Fortitudo-Virtus, il derby di Bologna che Fabio Bazzani non vuole chiamare derby ma che scatena infinite discussioni: a partire sul desiderio fortitudino di rinviarlo e quello virtussino di non potersi opporre ai regolamenti. Insomma, non sarà derby, ma in città non si parla d'altro...anche sulle frequenze delle radio cittadine.

John Fultz, oggi 72 anni, ex Sinudyne da giocatore negli anni '70 ed ex Virtus Bologna da allenatore delle giovanili, ha parlato a 1000cuorirossoblu.it: “Questa domenica non credo possa esserci storia. sempre che alla fine si possa giocare, di questi tempi non si sa mai, e in ogni caso la Fortitudo avrà assenze molto significative. Fondamentale sarebbe la presenza di Fantinelli, il giocatore per me più importante per loro, ma anche la mancanza di Aradori si sentirà tanto, e senza Happ, il centro titolare, contro la Virtus cosa possono fare? Non è che però io faccia il tifo per la Fortitudo, eh, sia chiaro!". Non solo, dopo il derby la Fortitudo Bologna dovrà decidere il futuro di Marco Cusin: il lungo, in scadenza dopo il contratto a gettone firmato, verso l’addio secondo il Resto del Carlino. Ballottaggio con Totè.

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