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Luigi Mastrangelo: “La Juve quest’anno non ha meritato nettamente lo scudetto, l’Atalanta ne sarebbe stata più degna”

LONDON, ENGLAND - AUGUST 08:  Luigi Mastrangelo #1 of Italy serves the ball in the first set against the United States during the Men's Volleyball quarterfinals on Day 12 of the London 2012 Olympic Games at Earls Court on August 8, 2012 in London, England.  (Photo by Elsa/Getty Images)

Le confessioni dell'ex pallavolista che racconta della propria carriera, della finale olimpica di Atene e della passione per i colori bianconeri

Serena Calandra

Campioni di sempre con una squadra di calcio nel cuore, a questa linea si aggrega Luigi Mastrangelo, asso della pallavolo ritiratosi dalle competizioni nel 2013. La sua passione per la pallavolo non gli ha di certo impedito di portare nel cuore i suoi colori preferiti, quelli bianconeri della Juventus.

In un’intervista rilasciata a Supernews, l'ex centrale ha raccontato di alcuni episodi vissuti durante il proprio percorso olimpico, concludendo con alcune battute sulla Vecchia Signora, sempre al centro dei suoi interessi.

"Tra gli eventi più importanti ricordo in particolare la finale Olimpica di Atene - ha commentato l'ex pallavolista - essendoci scontrati contro una grande squadra  nonostante la sconfitta), l’Europeo vinto a Roma nel 2005 e l’unico Scudetto che ho nel palmarès col Cuneo nel 2009. Quest'ultimo mi ha permesso di esprimere quel tipo di gioco tale da permetterci di vincere quasi tutto in quegli anni. Lo sport oggi? È da sempre portatore di sani e importanti principi ed esprime valori come rispetto e lealtà. Specialmente gli sport minori, i quali mettono insieme tanti gruppi di giovani. Oggi i ragazzi preferiscono la tecnologia alla strada e da genitore posso garantire che non è il modo giusto per farli crescere - continua Mastrangelo - scegliere la disciplina sportiva preferita, prendendola come visione di vita è importante. Ma il consiglio che più mi sento di dare a un giovane è di crederci e lottare con passione per inseguire il proprio sogno".

Relativamente alla Juve, l'ex centrale aggiunge: "Da amante del calcio, ammetto che questo scudetto della Juve sia stato il meno meritato degli ultimi nove, per il gioco che ha espresso in campo. L’Atalanta ne sarebbe stata più degna. Sarri credo abbia avuto difficoltà nel trasmettere il suo proprio punto di vista ai giocatori. La Champions doveva essere per il tecnico toscano una grande opportunità, poiché la Juventus deve ancora imparare a dominare in Europa. Ma Sarri ha sempre fatto bene ovunque, tuttavia a Torino vincere è l’unica cosa che conta: questo messaggio dovrebbero tutti prefissarselo quando giungono nella Vecchia Signora. Anche perché gli allenatori non hanno sempre avuto una breve permanenza sulla panchina bianconera. Una debolezza di quest’anno della Juventus è stata senza dubbio la difesa - conclude - negli anni passati eravamo abituati alla saldezza della BBC (Barzagli, Bonucci e Chiellini). La Juventus avrebbe semplicemente bisogno di ritrovare solidità in difesa e a centrocampo".

 

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