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Virtus Bologna, una coltellata: Giampaolo Ricci “Sto malissimo, perchè il calcio riparte e il basket no?”

Virtus Bologna, Giampaolo Ricci lamenta il fatto che il basket passi così marcatamente in secondo piano rispetto al calcio

Grido di dolore dal mondo del basket, dopo la sospensione della stagione

Redazione DDD

"La sospensione del campionato per me è stata un po' una coltellata. Era nell'aria ma da giocatore c'era sempre quel barlume di speranza che ti dice 'aspettiamo'. Realisticamente forse è giusto così, anche se si poteva aspettare ancora qualche giorno". Questo lo stato d'animo di Giampaolo Ricci, giocatore della Virtus Bologna, espresso in una intervista all'Adnkronos, sulla decisione della Federazione di sospendere il campionato a causa della pandemia di Coronavirus. "La situazione è complicata e bisogna stare attenti e continuare a stare a casa ancora per diverso tempo, quindi il basket passa in secondo piano, ma questa decisione mi fa malissimo, soprattutto in questa stagione in cui stava andando tutto alla grande. Stavamo dominando un campionato tosto ma bello, stavamo nelle prime otto di Eurocup e noi come squadra siamo rimasti male perché sentivamo che era l'anno giusto in cui avevamo creato qualcosa che va oltre i risultati: stavamo bene insieme, c'era voglia di allenarsi, è stato un anno perfetto per la squadra e per me", ha aggiunto l'ala della Virtus.

"Bologna la conoscevo ma viverla da giocatore della Virtus è una figata, un sogno, e quando vinci così tanto la gente si affeziona, e mandare all'aria tutto, non per colpa tua, è tosta, ma accettiamo questa decisione. Se vogliamo guardare il lato positivo sarà da stimolo per l'anno prossimo, ci darà ancora più motivazione", ha proseguito Ricci. "Il calcio contrariamente al basket cerca di ricominciare? Almeno i campionati professionistici di Serie A avrebbero dovuto avere lo stesso trattamento, se il calcio aspetta anche io, da giocatore di basket, avrei voluto aspettare. Dall'altro lato mi rendo conto che il calcio ha una potenza economica e mediatica maggiore della nostra ma a malincuore. Se avessimo trovato una linea comune, la gente avrebbe anche inconsciamente detto 'vedi si sono fermati il basket e il calcio', dandole la stessa importanza". E' l'opinione espressa dall'ala della Virtus Bologna, sulla volontà del calcio di continuare a giocare contrariamente a basket e pallavolo, tra le altre.

"Il calcio ha più potere economico, i diritti tv valgono di più, ma perché noi no. Giocare senza pubblico per noi ha poco senso ma che il calcio abbia questi privilegi non è giusto. Poteva essere l'occasione per trasmettere il basket in chiaro in televisione, magari era il momento di sfruttare il fatto che la gente era a casa", ha sottolineato l'azzurro.

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