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QUALIFICAZIONI

28 anni dopo l’Austria torna ai Mondiali, ma che brividi con la Bosnia ed Erzegovina!

Filippo Montoli
Filippo Montoli
La Nazionale biancorossa è stata trainata da Marko Arnautovic, che in queste Qualificazioni è diventato il miglior marcatore di tutti i tempi della squadra
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L'Austria pareggia 1-1 con la Bosnia e ottiene la qualificazione ai Mondiali del 2026. Per Ragnick e squadra finisce la lunga attesa, durata 28 anni. L'ultima partecipazione, infatti, risaliva al 1998 in Francia. A regalare questa gioia ai tifosi ci ha pensato Michael Gregoritsch, con il gol del pareggio al 77esimo. La partita con la Bosnia sembrava stregata, ma l'Austria si è infine garantita l'accesso ai prossimi Mondiali in USA, Messico e Canada.

Austria-Bosnia, l'1-1 è sufficiente per andare ai Mondiali

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I tifosi presenti all'Ernst Happel Stadion di Vienna hanno preso parte a una serata magica nella giornata di martedì 18 novembre. Il pareggio con la Bosnia per 1-1 è stato sufficiente per ottenere l'accesso ai Mondiale del 2026. L'Austria vi fa così ritorno dopo un'attesa di 28 anni. Giocatori e tifosi austriaci se la sono però vista brutta. Il vantaggio degli ospiti dopo 12 minuti con Haris Tabakovic aveva spezzato l'entusiasmo.

Dopo lo shock iniziale, la Nazionale allenata da Ragnick ha preso in mano il gioco dalla fine del primo tempo fino al termine del match. Ma il gol sembrava non voler arrivare. La rete annullata a Laimer ha fatto presagire il peggio, ma al 77esimo ci ha pensato Gregoritsch a riportare la qualificazione in casa Austria. Al fischio finale tutto lo stadio ha potuto tirare un grosso sospiro di sollievo. La Nazionale austriaca ha potuto così strappare il biglietto per il Nord America.

Uno dei protagonisti assoluti del cammino nelle Qualificazioni è stato Marko Arnautovic, grazie ai suoi 8 gol dei 22 totali. Grazie a questi è diventato il capocannoniere all-time della sua Nazionale, superando Polster. Proprio Polster era il centravanti titolare nell'ultimo Mondiale disputato dall'Austria. Nel 1998 era nel Girone B con Italia, Cile e Camerun. Due pareggi e una sconfitta non permisero all'allora squadra allenata da Herbert Prohaska di passare il gruppo.