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LaLiga ha reso nota la sanzione inflitta al giovane tifoso che, durante il Clásico tra Real Madrid e Barcellona dello scorso ottobre al Bernabéu, aveva rivolto insulti razzisti a Lamine Yamal. Il ragazzo, identificato e processato dalla Fiscalía de Menores, ha ammesso le proprie responsabilità. Ora dovrà affrontare una punizione esemplare.L’episodio aveva suscitato una forte indignazione nel mondo del calcio. Di conseguenza, le autorità sono intervenute con fermezza per dare un segnale chiaro.
Il minorenne responsabile degli insulti razzisti a Lamine Yamal non potrà accedere a nessun impianto sportivo in cui si disputino competizioni calcistiche ufficiali per un anno intero. LaLiga ha richiesto espressamente questa misura, con l’intento di lanciare un segnale chiaro e inequivocabile: episodi di razzismo non saranno più tollerati negli stadi spagnoli. A questo provvedimento si aggiunge, inoltre, l’obbligo per il giovane di svolgere 30 ore di attività socioeducative, finalizzate a sensibilizzarlo sul tema del rispetto e della convivenza civile.
Attraverso un comunicato ufficiale, LaLiga ha ribadito il proprio impegno nella lotta al razzismo e a qualsiasi forma di discriminazione nel calcio. “Con questa decisione, LaLiga riafferma la sua linea di tolleranza zero contro il razzismo e ogni manifestazione di odio”, ha dichiarato l’organismo presieduto da Javier Tebas. La vicenda si inserisce in un contesto sempre più attento a difendere l’inclusività negli stadi, dove, purtroppo, continuano a verificarsi episodi inaccettabili.
L’episodio è avvenuto il 26 ottobre, e come dettagliatamente riportato dalla RFEF subito dopo la partita vinta dal Barcellona per 4-0. Nel referto sono stati documentati insulti gravissimi rivolti a Lamine Yamal, tra cui espressioni razziste e xenofobe. LaLiga è ora in attesa della decisione riguardante due adulti che accompagnavano il minorenne e che avrebbero insultato sia Lamine Yamal sia Raphinha. La giustizia spagnola continua a lavorare per garantire che tutti i responsabili vengano adeguatamente sanzionati.
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