Due giocatori, due generazioni, un solo campo per brillare. Lamine Yamal e Ousmane Dembele si preparano a incrociare i loro destini in una semifinale di Nations League che profuma di magia. Da una parte l'enfant prodige del Barcellona, dall’altra il funambolo del PSG: entrambi capaci di accendere le partite con una giocata, entrambi portatori di quella fantasia rara che oggi fa la differenza. Ma tra giocate, numeri e impatto, chi dei due ha inciso di più nella stagione appena conclusa?
Fenomeni a confronto
Yamal-Dembele, stagione a confronto: chi è stato più decisivo?

LONDON, ENGLAND - APRIL 29: Ousmane Dembele of Paris Saint-Germain celebrates scoring his team's first goal during the UEFA Champions League 2024/25 Semi Final First Leg match between Arsenal FC and Paris Saint-Germain at Emirates Stadium on April 29, 2025 in London, England. (Photo by Michael Steele/Getty Images)


Lamine Yamal
—A soli 17 anni, Lamine Yamal ha già conquistato il mondo con la leggerezza di chi gioca ancora per amore del pallone. Ogni sua giocata profuma d’infanzia e talento puro, ma dietro a quel volto giovane si nasconde la mente di un veterano. In una stagione straordinaria per il Barcellona, è stato spesso lui la luce nel buio, l’anima ribelle capace di spezzare le difese con un dribbling o un lampo di genio. Con il 19 sulle spalle e Messi nel cuore, Lamine ha dimostrato di non essere solo una promessa, ma una realtà già pronta a scrivere pagine di storia. Non ha paura del peso delle aspettative, né degli occhi del mondo: quando tocca il pallone, lo fa come se fosse nato per quello.

Ousmane Dembele
—Ousmane Dembele è l’imprevedibilità fatta calcio. Un artista del disordine, capace di accendere una partita con una finta, una corsa o un’improvvisa esplosione di genio. A Parigi ha trovato una nuova casa, e al PSG ha saputo alternare momenti di pura magia a silenzi improvvisi, come un pianista che sceglie quando suonare le note più alte. Con entrambi i piedi parla la stessa lingua del talento, e quando è ispirato, nessuna difesa riesce a stargli dietro. In questa stagione ha riscritto il suo nome tra i protagonisti d’Europa, lasciando dietro di sé scie di stupore e ammirazione. Dembélé non si spiega: si guarda, si sente, si vive.
Yamal-Dembele: ecco chi è stato il più determinante
—In un duello tra meraviglie calcistiche, a spuntarla è stato Ousmane Dembele. Il 2025 gli ha finalmente concesso ciò che per anni sembrava solo sfiorare: continuità, concretezza e gloria. Ha cambiato posizione, mettendosi centravanti e mettendo in mostra la leggerezza di chi sa di essere diverso. Ha acceso il PSG con lampi improvvisi e, soprattutto, lo ha condotto fino alla conquista della Champions League, firmando reti e assist con una lucidità mai vista prima. È stato più che decisivo: è stato la scintilla e la fiamma, il caos che diventa ordine nei momenti più caldi.

Yamal, a soli 17 anni, ha incantato e preso per mano il Barcellona quando serviva. È sembrato un predestinato, e forse lo è davvero. Ma se la scelta deve cadere su uno, se il calcio chiede oggi un nome da incidere sul marmo, quel nome è Dembélé. Perché questa è stata la sua stagione, il suo anno, il suo riscatto.
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