Tra le novità, se così si può dire, nelle convocazioni dellaSpagna per la Final Four di Nations League c’è anche Isco. Protagonista di una seconda giovinezza al Betis, l’ex giocatore del Real Madrid non indossa la Roja dal 2019. L’ultimo ct ad avere fiducia in lui era stato Robert Moreno, allenatore ad interim presente prima dell’arrivo di Luis Enrique. Ora, viste le prestazioni di alto livello, anche De la Fuente ha deciso di puntare sul fantasista del Real Betis. Una decisione assolutamente inappellabile, visto che Isco nell’ultima stagione ha totalizzato 12 gol e 11 assist in 32 partite ufficiali.
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Isco ritorna in nazionale: “I miei figli più contenti di vedermi con Yamal che con la Roja”


Il ritorno di Isco con la Spagna e la possibile collocazione in campo
—Per Isco, poi, si tratta di un’esperienza completamente nuova anche sotto il profilo dei compagni di squadra che andrà a incontrare. Tra i tanti giovanissimi regolarmente impiegati dalla Spagna c’è anche Lamine Yamal, con Isco che si è concesso a una battuta parlando dell’opportunità di giocare con l’astro nascente del calcio mondiale. Al netto dell’entusiasmo personale, Isco ha detto: “I miei figli più piccoli non mi hanno mai visto giocare con la Spagna. Il più grande sì, ma sono più entusiasti per il fatto che giocherò con Lamine piuttosto che per il mio ritorno in nazionale”.

L'ultima presenza di Isco in nazionale: Spagna-Svezia del 10 giugno 2019, al Santiago Bernabeu. La partita era valida per le qualificazioni a Euro 2020. (Foto di David Ramos/Getty Images)
Resta da capire la sua collocazione nello scacchiere della Spagna. Nel 4-3-3 proposto negli ultimi anni Isco non ha caratteristiche paragonabili né agli esterni, molto veloci, né ai centrocampisti, più difensivi rispetto a lui. Pertanto sia l’allenatore che il giocatore dovranno essere bravi ad adattarsi reciprocamente: l’obiettivo è battere la concorrenza di Francia, Portogallo e Germania e vincere la seconda Nations League consecutiva.
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