colpo di scena

Ancora dubbi sugli stadi per il Mondiale 2030: Fifa pronta a intervenire

Stadi Mondiale 2030
Non si placa il dibattito sulla scelta degli impianti per la rassegna iridata ospitata da Spagna, Portogallo e Marocco. Due stadi rischiano l'esclusione, con la Federazione Internazionale che avrà l'ultima parola.
Alessandro Savoldi

Ci sono nuovi sviluppi sugli stadi del Mondiale 2030. Dopo le accuse mosse verso la Rfef negli scorsi giorni per aver pilotato la scelta degli impianti, ora anche la Fifa potrebbe giocare un ruolo importante nella scelta delle sedi della competizione.

Le polemiche degli scorsi giorni sul Mondiale 2030

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Nelle scorse settimane il giornale iberico El Mundo ha spiegato come la Federcalcio Spagnola avesse privilegiato lo stadio di San Sebastian a discapito di quello di Vigo. I vertici della federazione avrebbero modificato artificialmente alcuni parametri, penalizzando lo stadio del Celta, il Balaidos. Adesso ci sono nuove discussioni, dopo che, secondo As, uno dei principali giornali spagnoli, la Fifa starebbe valutando di modificare la lista di impianti per la Coppa del Mondo 2030. Una possibilità che a disposizione della Fifa secondo quanto previsto dal regolamento che stabilisce i criteri di scelta degli stadi per il Mondiale. La normativa stabilisce infatti che le federazioni ospitanti, in questo caso Portogallo, Spagna e Marocco, propongano una lista di stadi. Tuttavia, la decisione ultima spetta alla Federazione Internazionale.

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Lo stadio Balaidos di Vigo, escluso negli scorsi giorni. (Photo by Octavio Passos/Getty Images)

Le criticità del Wanda Metropolitano e della Rosaleda

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Gli stadi che suscitano più perplessità alla Fifa sono il Wanda Metropolitano, la casa dell’Atletico Madrid, e la Rosaleda di Malaga. Le motivazioni alla base dell’indecisione sono diverse. Il Metropolitano è il secondo stadio presente a Madrid, ovviamente dopo il Bernabeu. Un fattore che non convince, vista la volontà di portare la manifestazione in più città possibili. Anche l’Atletico Madrid, proprietario dell’impianto, non è convinto. Ospitare un Mondiale vuol dire rendere completamente disponibile lo stadio per più di due mesi. La dirigenza dei Colchoneros, tuttavia, preferirebbe dare spazio a diversi eventi, come i concerti, in virtù dei maggiori guadagni economici che ciò consentirebbe.

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La Rosaleda di Malaga suscita invece preoccupazione per l’inadempienza ai requisiti sulla capienza. Lo stadio, che ospita attualmente 30.044 persone, dovrebbe essere ingrandito per un totale di 10.000 posti. Una necessità che pone due problemi: il costo dei lavori e la necessità per il Malaga di trovare un altro stadio in cui giocare durante il restauro. I vertici della politica cittadina e il club, tuttavia, si dicono speranzosi di riuscire a trovare una soluzione a entrambe le criticità. Nel caso in cui uno dei due stadi dovesse tirarsi indietro sono pronti a subentrare il Mestalla di Valencia e il Balaidos di Vigo.

Le città che ospiteranno il Mondiale 2030

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Attualmente la lista degli altri 18 stadi che ospiteranno il Mondiale 2030 in Spagna è la seguente: saranno Santiago Bernabeu (Madrid), Camp Nou (Barcellona), Rced Stadium (Barcellona), La Cartuja (Siviglia), San Mamés (Bilbao), Anoeta (San Sebastian), Riazor (La Coruna), Gran Canaria (Las Palmas), La Romareda (Saragozza). In Marocco le città ospitanti saranno Casablanca, Rabat, Tánger, Agadir, Fez e Marrakech, mentre in Portogallo sono pronte Lisbona, con due stadi, e Oporto.