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Armenia, Karapetyan tende la mano a Bonucci dopo la fiction della gomitata: “Ci siamo scambiati le maglie”

Gomito alto, ma non gomito violento...

Oggi gioca a Sochi l'attaccante armeno che fece gol all'Italia e poi venne ingiustamente espulso...

Redazione DDD

Molti lo ricorderanno per l’ingiusta espulsione che l’arbitro Daniel Siebert gli rifilò per aver alzato il gomito sinistro in uno scontro aereo con Bonucci. Ma Aleksandr Karapetyan ha dimenticato l’episodio in occasione del match di ritorno contro l’Italia: “Io e Leonardo parlammo per un po’ sul campo circa l’episodio accaduto all’andata e gli dissi che fa parte del calcio. Dopo la partita ci scambiammo le maglie. Quindi penso che ci sia stato un lieto fine tra di noi”, ha raccontato Aleksandr Karapetyan ai microfoni di EuropaCalcio.it. L’attaccante armeno definisce quella gara come “aver guidato le montagne russe, prima ero su, poi andai giù”; inoltre, ha sottolineato l’importanza della rete segnata all’Italia, per lui “un’emozione unica”. Dopo una lunga esperienza nel campionato lussemburghese, Karapetyan veste la maglia del Sochi dal luglio scorso: “La salvezza è il nostro obiettivo. Il Coronavirus ha frenato la nostra corsa verso una posizione più tranquilla di classifica”, ha sottolineato Karapetyan, che ha rivelato un inedito retroscena di mercato: “Un agente mi chiese se ero disposto a trasferirmi al Crotone ma non so se era vero”.

Raccontaci della partita contro l’Italia. Avevi segnato il gol del vantaggio dell’Armenia e a fine primo tempo sei stato espulso. Cosa è successo con Bonucci?

“E’ stato un po’ come guidare le montagne russe. Prima ero su, poi andai giù. Dopo aver realizzato la rete del vantaggio, ho provato un’emozione unica. E dopo l’espulsione fu esattamente l’opposto. Mi sentii male per aver lasciato l’Armenia in dieci uomini. Quando ebbi l’occasione di rivedere le immagini in tv capii che ci fu un grosso errore da parte dell’arbitro. Mi chiedevo perché un calciatore del calibro di Bonucci si fosse comportato in quel modo proprio contro di noi che eravamo nettamente inferiori all’Italia. Ma fa parte del gioco e dobbiamo accettare tutte le decisioni, altrimenti non è vero calcio. Non sono un grande fan del VAR. Gli errori appartengono al calcio. Con il VAR il goal di Maradona non esisterebbe e neanche quello di Wembley…”.

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