derbyderbyderby calcio estero Barcellona: arriva il permesso per tornare al Camp Nou, ma il club preferisce aspettare. La motivazione
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Barcellona: arriva il permesso per tornare al Camp Nou, ma il club preferisce aspettare. La motivazione

Eugenio D'Antonio
Il club ha ricevuto l’ok alla riapertura dello stadio, ma sceglie di attendere l’ampliamento per accogliere più tifosi e garantire maggiore rendimento economico
00:33 min

Il Barcellona ha finalmente ottenuto la luce verde per tornare a casa. Dopo mesi di lavori e attese, il Comune di Barcellona ha concesso al club il permesso di prima occupazione dello stadio, relativo alla fase 1A del progetto Espai Barça. Questo significa che, tecnicamente, il Camp Nou potrebbe già riaprire le sue porte a 27.000 spettatori. Tuttavia, il club blaugrana ha deciso di non affrettare il rientro, preferendo attendere l’autorizzazione per la fase 1B, che permetterà di portare la capienza a 47.000 posti.

Una decisione anche economica

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La scelta del Barça non è solo tecnica, ma profondamente economica. Continuare a giocare allo stadio Olimpic di Montjuic consente infatti di mantenere una fatturazione più elevata rispetto a quella che garantirebbe un Camp Nou ancora parzialmente chiuso.

La fase 1A consente l’apertura della tribuna e del fondo sud del primo anello, mentre la 1B includerà anche la grada laterale, necessaria per ottenere l’ok della UEFA ai fini dell’organizzazione di partite di Champions League. In modo eccezionale, l’ente europeo permetterebbe comunque ai blaugrana di giocare le ultime gare della fase a gironi nel rinnovato impianto.

L’attesa del club e il ritorno “di cuore

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Elena Fort, vicepresidente del club e responsabile del progetto Espai Barça, ha spiegato a RAC1 che: “Le opere sono già terminate, manca solo la validazione dei permessi, più semplice di quella precedente”.

Fort non ha voluto indicare una data precisa per il ritorno, ma ha ammesso che fine novembre potrebbe essere il momento ideale: magari contro l’Athletic o il Getafe, coincidenti con il 126° anniversario del club. “Il ritorno al Camp Nou sarà una rinascita emozionale, d’orgoglio e anche economica”, ha concluso.

Per il Barcellona, tornare al Camp Nou non sarà solo una questione di mattoni e cemento, ma di identità e appartenenza. Rivedere i colori blaugrana nel loro tempio significherà ricominciare da casa, riaccendendo quell’ orgoglio che da sempre distingue il club catalano.