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Il Barcellona sta attraversando un periodo di forma smagliante nel campionato spagnolo. Dopo diciotto giornate, i Blaugrana guidano la classifica con 46 punti, vantando quattro e nove lunghezze di vantaggio sulle rivali di Madrid, Real e Atletico nell'ordine. Sono addirittura 50 i gol realizzati e appena 20 quelli subiti. Numeri che certificano una forte attitudine dei calciatori allenati da Hans Flick a concretizzare le occasioni da gol, anche grazie a una costante e dispendiosa propulsione offensiva. Ed è proprio di questo che Pedri ha parlato all'emittente statunitense 'Esquire'.
Il centrocampista dei Blaugrana ha raccontato ai microfoni del magazine 'Esquire' come la sua esperienza con la maglia del Barcellona e il sistema di gioco del suo allenatore affinino la tecnica sul rettangolo di gioco: "Agli occhi dei meno esperti può sembrare che il nostro modo di giocare sia molto rischioso, ma in realtà non è così. Flick ci chiede di giocare con una linea difensiva molto alta in funzione di un pressing costante da parte della squadra. Questo sicuramente permette ai nostri avversari di trovare diversi spazi e colpirci in contropiede per servire il loro attaccante. Trovarci impreparati è il loro obiettivo". Poi Pedri ha continuato: "Il sistema di gioco sembra pericoloso, ma se la squadra lavora nel modo giusto e ci aiutiamo è difficile che gli avversari ci colpiscano. Quindi, pressare bene è fondamentale", ha spiegato il calciatore spagnolo.
Non poteva di certo mancare la domanda riguardo gli obiettivi del ventitreenne: "Vincere di nuovo il triplete sarebbe fantastico, ma ammetto e riconosco che non sarà affatto semplice. Attualmente, ci sono tante squadre forti, come Arsenal, Manchester City, Real Madrid e soprattutto il PSG, che con Luis Henrique sta facendo molto bene. Secondo me, queste sono le squadre favorite, ma il Barcellona non può essere assente".
Infine, proprio in merito al Barcellona, Pedri ha confessato il desiderio di giocare ancora una volta con Lionel Messi, attualmente in forza all'Inter Miami con cui ha vinto il titolo MLS, affermando: "Leo è il migliore della storia e mi ha aiutato tanto nei miei primi anni con questo club. Mi piacerebbe giocare sempre con lui".
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